Domenica 21 aprile in città, Udine, si è votato per le regionali, provinciali e comunali. Esistono voti caldi e voti freddi. Esistono candidati che trasmettono la fiera virtù dei partiti e altri che invece se ne fregano e che invece li fregano.
Alcuni esempi costruttivi per capire il voto del 21 e 22 aprile a Udine.
Coalizione di centrodestra. Preferenze ottenute dai candidati a Udine.
PDL: Riccardi 705 preferenze; Colautti 408; Novelli 249.
Lega Nord: Pittoni: 244 preferenze; Violino 108
Autonomia responsabile (Civica Tondo) Gasparutti 185; Gallerini 168
UDC: Barillari 684 preferenze; Tesolat 152; Pascolini 150.
REGIONALI VOTI AI PARTITI UDINE:
PDL: 6226-–LEGA: 1735—-UDC: 1644—LISTA TONDO: 2888
PROVINCIALI VOTO AI PARTITI UDINE:
PDL: 6772—-LEGA: 3086—–UDC: 1414
COMUNALI VOTI AI PARTITI UDINE:
PDL: 5135—LEGA: 1346-—-UDC: 930—LISTA IOAN: 3470
Il PDL si segnala per essere il partito col più alto tratto di omogeneità fra Regionali, provinciali e comunali.
La LEGA si allontana dal voto nel momento in cui il candidato non è padano. Fra regionali/comunali e provinciali il divario è preoccupante.
L’UDC crolla alle comunali a causa della mancanza di candidati preferenziati.
La Lista Ioan a Udine compie un fenomenale exploit riducendo sensibilmente il divario del risultato delle regionali a Udine fra il PDL e la lista Civica di Tondo.