In platea nessun ci capiva nulla. Il giorno prima, dal palco di Atreju, per la classica festa di Fratelli d’Italia, Ivan Scalfarotto aveva chiesto lumi rispetto alla presenza del magnate Elon Musk come ospite d’onore. Ieri, nessuno ha osato dire nulla, almeno platealmente. Elon Musk era troppo atteso. Ma è scoppiato una caso dopo l’arrivo del ricchissimo sud africano alla kermesse di Fratelli d’Italia. Il riccone si è infatti presentato con il figlio avuto da una “gestazione per altri”, – “utero in affitto” o “maternità surrogata” detto in altre parole, una pratica illegale in Italia secondo la legge 40 del 2004 e che questo governo vorrebbe rendere reato universale. Il fatto rimane sotto silenzio nella convention romana ma provoca molti commenti, sempre più critici sui social. C’è chi scherza sul fatto che la ministra delle Pari Opportunità Roccella sviene dietro al palco mentre Musk parla e chi sottolinea come la maternità surrogata «non sia un reato per chi è ricco, bianco ed eterosessuale. Voglio enfatizzare che è importante avere figli e creare la nuova generazione. Potrà sembrare scontato, ma senza figli non avremo una nuova generazione. Sono favorevole all’espansione dell’umanità e alla creazione di un futuro entusiasmante», dice tranquillo Elon Musk, quasi a provocare. Alcuni dei suoi 11 figli, sono nati con fecondazione in vitro, altri con l’utero in affitto. Con il passare delle ore aumenta la polemica sui social, mentre continua il silenzio ad Atreju, “ipocriti!” commenta qualcuno. Sono molte le critiche o le ironie su X, la piattaforma dello stesso Musk, ex twitter. Poi arriva la nota di Angelo Bonelli di Europa Verde. “In Italia Elon Musk sarebbe stato condannato, grazie alla Legge Meloni, con una reclusione fino a 2 anni avendo avuto una figlia con maternità surrogata, ma lo hanno portato a Atreju come esempio e icona dei nostri tempi. L’ipocrisia, la doppia morale di questa destra è davvero una storia infinita. Elon Musk ad Atreju dice che non bisogna demonizzare il petrolio e il gas in realtà lui non dovrebbe demonizzare la scienza che è il vero baluardo contro il negazionismo». Prima dell’esibizione di Musk è salito sul palco il premier albanese, Edi Rama, applauditissimo. Anche nel momento in cui ha rivelato di essere un grande amico di George Soros, lo spauracchio dei sovranisti e dell’estrema destra, è spesso bersaglio di una narrazione complottista che lo vedrebbe dietro ai flussi migratori incontrollati dall’Africa verso l’Europa, ma anche ispiratore e promotore delle insurrezioni popolari in giro per il mondo. Nel 2019 Giorgia Meloni definiva Soros “un usuraio”, un classico argomento utilizzato dalla propaganda antisionista. Ma è Natale e all’ombra di Castel Sant’Angelo tutto scivola via.