Non poteva mancare, in questo rumoroso inizio d’anno per la Regione Fvg, il settore agricolo. E puntualmente è arrivato, facendo, va da sé, molto rumore. La questione è seria è rischia di pregiudicare la stagione dei tanti imprenditori agricoli friulani. E’ scoppiato il caso dei “PremiPac” (diritto dei titolari di fondi ad ottenere dei contributi relativi alla Politica Agricola Comune) che un’agenzia regionale, AGEA, riconosceva sulla base degli ettari, agli agricoltori. Oggi i titolari di impresa agricola sono vessati, soffocati da una burocrazia allucinante, costi di gestione sempre più elevati e, malgrado gli annunci dell’assessore Zannier sui fondi di rotazione per le imprese e del noiosissimo “fare sistema”, è scoppiato il caso AGEA. I fondi non sono stati ancora erogati.
Complessivamente in Friuli si parla di una cifra che si avvicina al milione di euri. Ancora oggi, dal soggetto pagatore che fa riferimento all’ERSA (direttore Miniutti) non giunge nessuna spiegazione e gli agricoltori minacciano di far roteare i forconi. Cosa aspettano gli uffici ad erogare i fondi? Si parla di ettari importanti pari a circa 150mila di Superficie Agricola Utile. Il settore, strategico per l’economia regionale, è totalmente abbandonato a se stesso, privo di guida come una nave senza nocchiero in gran tempesta. In questo caso la Lega, con l’assessore Zannier, il presidente di Commissione Alberto Budai e quello della Commissione agricoltura Fvg Markus Maurmair che hanno dimostrato, sul caso, paurosi limiti di competenze. Tuttavia dietro la faticosa erogazione dei fondi si nasconde la grande beffa rivolta ai poveri coltivatori, quella dello scandalo del “Centro Latte”, una struttura “Fantasma” cui nessuno sa dove sia. Si conosce invece il vero impegno di spesa deliberato dalla giunta Fedriga: 18 milioni di euri. In quale rivolo sono finiti? Come sono stati spesi? Agricoltori senza mutande e i dati sulla coltivazione di mais nelle nostra regione sono allarmanti. Ecco cosa ne è emerso durante un convegno sulla “Giornata del mais 2025” organizzata dal CREA sul mais in granella. il professore di Economia Agraria Frisio, ha tracciato un quadro della situazione italiana e delle aree che producono mais: in cinque regioni si concentra il 92% della produzione. Il Piemonte è leader, nel 2024 anche per le rese con 117 quintali/ettaro e 115.000 ettari. Seguono Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. “La crisi nera del mais in Friuli Venezia Giulia è conclamata, dovuta anche alla minore disponibilità di acqua e di irrigazioni di soccorso”. Le rese in Friuli Venezia Giulia nel 2024 si sono attestate su 51 quintali/ettaro, in calo dai 98 del 2023. Intanto, l’assessore si limita a pensare al “cambio di paradigma” e ai fondi di rotazione per “fare sistema”. Ma il collasso è alle porte e non a caso il Senatore De Carlo, presidente di Commissione agricoltura è stato notato la settimana scorsa a Gorizia (vedi Leopost).