A chi spetta la manutenzione della Laguna? La regione Friuli Venezia Giulia nel 2002 aveva delegato il “Consorzio allo svolgimento degli interventi di manutenzione e sorveglianza dei segnalamenti marittimi e lagunari di competenza regionale zona ovest della Laguna di Marano e Grado finalizzato al ripristino e al mantenimento della piena funzionalità dei segnalamenti per garantire il transito e la sicurezza nelle idrovie”. C’è una briccola che danza pericolosamente in Laguna.
Solo ieri, dopo diversi giorni e decine di telefonate da parte dei diportisti impauriti, la capitaneria di Porto di Lignano ha inviato una segnalazione alla regione, agli uffici circondariali marittimi di Porto Nogaro, Marano Lagunare, Grado e agli uffici competenti, in merito alla presenza di una briccola semisommersa lungo il canale navigabile che collega il porto di Lignano Sabbiadoro con Marano Lagunare, in prossimità di “Bocca dei Tre Canali”, sul punto di coordinate geografiche 45°42’.957N – 013°08’.802E molto pericolosa per la navigazione. Solo ieri, 20 settembre, è stata diffusa la segnalazione.
In foto si vede benissimo come galleggia e, in caso di alta marea, la situazione potrebbe avere conseguenze drammatiche. Chi dovrebbe occuparsi della manutenzione dell’area? E’ il Consorzio che, dopo la figuraccia delle idrovore di Fiumicello ed Aquileia, si ritrova con un’altra “grana” che ha fatto infuriare il consigliere comunale di Lignano, l’albergatore Alessandro Santin: “Abolire tutti i consorzi, gli enti e gli organi di controllo. Dare immediatamente pieno potere al sindaco per il territorio di competenza allargando la responsabilità penale in caso di disastro. Lui e solo lui decide. Se succede qualcosa deve dimostrare di avere fatto tutto il possibile per evitare il danno e il comune viene commissariato con interdizione del sindaco. Come ogni legale rappresentante delle società private”. Sintetizza il consigliere comunale.
Chi sono i componenti della deputazione amministrativa rinnovata un anno fa? Presidente, riconfermata Rosanna Clocchiatti, i due vice: Giorgio Venier Romano e Daniele Macorig; i consiglieri: Andrea Businaro, Luca Candotto, Giovanni Giavedoni, Daniele Giovanatto, Valter Masotti, Giorgio Pasti, Carlo Feresin, Palmina Mian, Tiziano Venturini, Andrea Binfini, Antonio Gonano e Andrea Stedile. I dirigenti viaggiano su compensi stellari che vanno dai 100 ai 155mila euri/anno. La presidente del CDA Clocchaitti tira 50mila euri/anno i due vice 20mila. Idrovore fuori fase, vitigni sommersi dal fango ad Aquileia e oggi briccole che danzano pericolosamente a pelo d’acqua.