VINCERE UN APPALTO E’ COME INFILARE LA TESTA IN UNA BETONIERA

L’ingegnere mi chiama tutte le mattine, sette e un quarto, sette e mezzo. “che ne pensi? hai sentito? come finirà?. Battute… oggi però era fuori di senno, sull’incazzato feroce. MI narra che ha vinto un appalto in un comune della provincia di Udine. Ma è un calvario. DEve andare dal notaio e sono 600euri, deve andare all’ufficio del registro per registrare l’atto e sono 800 euri, lo chiamano dall’ufficio tecnico e gli dicono di presentarsi con non meno di 20 dicesi VENTI marche da bollo da 14,52 euri!
La burocrazia di questo mostro putrido chiamato STATO ITALIA ci costa il 2% del PIL nazionale. Mentre l’ingegnere mi raccontava ho avuto un piacevole ricordo. Un mattino di tanti anni fa, un signore con la sciatica scese dal suo elicottero, zoppicava vistosamente. Sorpresa degli industriali vicentini, scandalizzò il gotha dei salottieri. E fece delle proposte. Rimasero proproste.