Dopo che l’opposizione ha chiesto al sindaco di proclamare una giornata di lutto, l’amministrazione De Toni ha fissato i termini: «Doveroso proclamare il lutto cittadino già nella giornata di mercoledì 26 giugno, in segno di cordoglio, vicinanza e riflessione e invita la cittadinanza, le istituzioni e i titolari di attività produttive a manifestare il proprio cordoglio e a partecipare al lutto cittadino. La bandiera del Comune sarà quindi abbrunata o a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici». Una decisione, improvvisa, che ha spiazzato tutta la cittadinanza. Ma c’è un motivo: Alle 10 erano in pieno svolgimento sotto la Loggia del Lionello le celebrazioni per il 250esimo anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
«Muore Tominaga, muore Udine». Questo il primo commento di Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio Regionale Fvg alla triste notizia. Il consigliere Pittioni riprende Giorgio Faletti: «Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengiono a cercare». L’opposizione chiede che venga proclamata una giornata di lutto cittadino.
Il 25 giugno 2024 è la data in cui è morto Shimpei Tominaga, persona perbene originaria del Sol Levante che aveva scelto Udine e il Friuli come approdo per coltivare le sue spinte professionali (specializzato in import export). Il “foresto” Tominaga era molto apprezzato dai friulani che ne coglievano le stesse sensibilità umane incise nell’animo di chi proviene da una terra martoriata dai terremoti come il Friuli. Dal Giappone. Per Tominaga, udinese del Sol Levante, Udine era il suo antifurto, una sicurezza come per tutti quei friulani che abbracciano la città come teatro di relazioni sociali. Lo splendore delle Accademie dei filosofi greci che un giapponese trapiantato nel cuore dell’Europa ha difeso. Tominaga è il nostro martire, un uomo coraggioso che ha dato la sua vita, patrimonio irripetibile, per salvare un giovane dal pestaggio di tre furfanti provenienti dal vicino Veneto. E’ il nostro 11 settembre. Quella notte di fine giugno è stata ferita la città simbolo di quella comunità inclusiva, etica, silenziosa, laica, interiormente progressista e cattolica, sbarazzina, benpensante che si fa beffa dei catechizzatori e non usa forme di ritorsione o personale vendetta. La libertà è un diritto sacrosanto. Difederla, un dovere dello Stato. Ed è corretto che i cittadini pretendano che siano le autorità preposte e le forze dell’ordine delegate a riportare serenità, stabilità e protezione. E’ il loro compito. E’ un nostro diritto. Le condoglianze non bastano. Shimpei Tominaga è il nostro martire. E’ morto per cercare di salvare una persona già ferita dai suoi aggressori, un uomo che neanche conosceva. «Non si è girato dall’altra parte, non ha fatto finta di niente, non ha tirato fuori il cellulare per filmare la rissa per poi postarla sui social come va di moda adesso. No, è intervenuto in modo pacifico, ma quel suo “lascialo stare” gli è costato la vita» puntualizza l’esponente di Fratelli d’Italia Ester Soramel. Il professionista Giorgio Di Bernardo osserva: «Il tuo gesto è stato d’esempio per tutti noi, e, grazie a tua moglie darà continuità alla tua vita salvando altre vite. Noi udinesi ‘veri’ ti ricorderemo per sempre con orgoglio, perché eri “una bella persona”. Grazie infinite per aver amato la mia città come tu fossi stato uno di noi dall’età dell’adolescenza». Come diceva il saggio: “Sventurata la terra che ha bisogno di eroi”. Non ne abbiamo bisogno. Ma la citazione imprime una volontà, ovvero quella che noi ricerchiamo nell’Altro che possa sciogliere una situazione per noi. In questo simbolico Altro ci troviamo a riversare una serie di caratteristiche positive che lo rendono in grado di ergersi al di sopra delle difficoltà. Per noi oggi è Tominaga, il martire per la libertà. Nel frattempo giunge la nota del capogruppo di Fratelli d’Italia Luca Vidoni in cui rende nota la richiesta inviata al sindaco De Toni di proclamare il lutto cittadino e sospesi tutti gli eventi in programma nella giornata prescelta. Hanno firmato il documento:
Giovanni Barillari; Gianni Croatto; Andrea Cunta; Pietro Fontanini; Maurizio Franz; Giovanni Govetto; Giulia Manzan; Antonio Pittioni; Michele Zanolla; Loris Michelini; Francesca Laudicina; Raffaella Palmisciano e Luca Onorio Vidoni.