Ancora non c’è stata nessuna manifestazione di protesta contro la violazione della sovranità di una stato da parte delle forze liberali presenti in parlamento. Eppure di questo si tratta. Per respingere la delicatezza delle dolci puttane che esercitano lungo le vie della stazione, il sindaco Honsell, tranquillamente in ferie, chiede l’intervento del generale Petreus con la mediazione di BUsh. Come a Bagdad.
Evidentemente il caldo dà alla testa, visto che vuole trasformare una delle città più sicure d’Italia in una sorta di presidio militare. Perchè non introduce anche le sbarre alle porte della città? oppure i chek point, come a Gerusalemme.
Occorre considerare che il decreto Maroni sulla sicurezza è stato elaborato per consentire ai sindaci di città importanti come Padova, Verona, Roma, Milano , Torino e altri grossi centri, di intervenire con misure efficaci e di urgenza per debellare quei fenomeni.
Udine non ha mai presentato oggettivamente problemi del genere. Soprattutto sulla prostituzione. Sono anni che il mercimonio del sesso si esercita tranquillamente in via Percoto, Ciconi, Tullio e zona stazione. L’applicazione di simili sanzioni per i clienti sono pericolosissime e sposterebbero solo il fenomeno da un luogo all’altro. Perchè non si controllano invece i contratti di affitto? Come si può sanzionare chi chi sta parlando con persone in abiti leggeri, vista la stagione…, e che magari offendono il comune senso del pudore?
Udine dovrebbe diventare invece, viste le dimensioni, un laboratorio in cui si costruiscono le idee, di concerto con le forze dell’ordine, amministratori e forze politiche.
Per questi motivi appena entrerà in vigore l’ordinanza sulle multe ai clienti, io e il grande radicale Valter Beltramini compieremo una manifestazione di disobbedienza civile, di autodenuncia, di autosanzione, informando le forze dell’ordine sul giorno, data, luogo e ora in cui si svolgerà l’azione politica.