Ieri sera negli studi di Telefriuli si è discusso dell’iniziativa del bravo consigliere comunale Fabrizio Anzolini. Come saprete, l’esponente della lista Cainero si sta adoperando affinchè in città si affronti la questione della diffusione di bevande alcoliche tra i giovani. Chapeau. In realtà la discussione ha preso un’altra piega, quella su Friuli Doc in ragione del fatto che Anzolini vorrebbe sfruttare la ribalta della kermesse per sensbilizzare l’opinione pubblica. Nulla di male, solo che parlare di Friuli Doc come fosse un grande festival culturale, sociale, educativo mi pareva un pò una presa in giro per i telespettatori. E quindi occorreva dire la verità in barba anche all’incazzato e presuntuoso vicesindaco Martines che, malgrado Honsell stesso sostenga che va rivisto l’impianto della manifestazione, non voleva ammettere la deriva dissoluta della tre giorni. E’ il festival degli ubriaconi! Punto. ma che paura c’è a dire le cose come stanno? Cosa vogliamo fare gli snob? ma via…Ci piace il vino, la birra, il majale, le majale, il frico, il crudo, il montasio.. e allora? Insomma secondo Martines le famigliole si ritrovano a Udine coi pargoli accanto ai palloncini e ai pop corn. Vabbene, forse però fino al tramonto, dopo le cose cambiano. Quindi, vabbene Anzolini che riconosce una problematica sociale, ma non nascondiamoci dietro il velo ipocrita dei benpensanti. Dispiace che un operatore del settore come Di Benedetto, anche lui presente inistudio, non sappia che il vino produce dipendenza. Siamo un popolo di ubriaconi quindi possiamo darci anche una regolata, del resto benvenuti in FVG tempesta di feste alcoliche senza tregua.