L’articolo 50 del Decreto Legislativo numero 36 del 2023 prevede che “le stazioni appaltanti procedono all’affidamento diretto per servizi e forniture di importo inferiore a 140mila euri, anche senza consultazione di più operatori economici”. In Friuli e in tutti i comuni d’Italia è prassi consolidata abusare del “sistema” degli affidamenti “per simpatia“, o per interessi (…), soprattutto quando si devono accontentare sostenitori di partiti o professionisti candidati nelle liste comunali e trombati. Ieri il Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai, da parte del Comune di Sanremo, dell’organizzazione del Festival della Canzone Italiana per il 2024 e il 2025. Tuttavia, i giudici hanno consentito lo svolgimento dell’edizione 2025, che avrà luogo come previsto. In futuro, invece, il Comune di Sanremo dovrà affidare l’organizzazione con una gara pubblica, aperta agli operatori del settore interessati. Il ricorso era stato presentato dalla società JE, specializzata in edizioni musicali, produzione e realizzazione di eventi. JE aveva contestato il Comune di Sanremo e la Rai per la concessione in esclusiva del marchio «Festival della Canzone Italiana». Nel marzo 2023, JE aveva inviato al Comune una manifestazione di interesse per acquisire la titolarità dei diritti economici e commerciali del Festival di Sanremo, incluso il Red Carpet, in modo da occuparsi dell’organizzazione e dello svolgimento dell’evento. Questo in vista della scadenza, a dicembre 2023, della convenzione tra il Comune e la Rai. Il Comune non ha risposto alla richiesta, portando così JE a presentare un ricorso al Tar, per impugnare il provvedimento con cui era stata affidata alla Rai sia la concessione in esclusiva del marchio sia lo svolgimento della 74esima edizione e di quelle successive. «È una sentenza inaspettata, articolata e complessa», ha dichiarato il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager. «Insieme ai dirigenti del Comune e ai nostri consulenti legali, la approfondiremo con scrupolosa attenzione nei prossimi giorni, anche al fine di pianificare le migliori strategie per il futuro».
“I giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival”, sottolinea viale Mazzini in una nota.
“Il Tar Liguria ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune di Sanremo ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio ‘’Festival della Canzone Italiana’’, nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell’organizzazione del Festival stesso. Dunque, nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi”. Valga come esempio il comune di Udine che affida ad un professionista-candidato col centrosinistra il progetto del nuovo gattile. O il comune di Lignano dove, per il servizio di “accoglienza, controllo, prevenzione, gestione flussi per le feste di Capodanno”, l’incarico è stato affidato direttamente alla “Global Investigation” di Roma per un importo di 4.100 euri. Affidamento diretto. Non c’era nessuno nel Triveneto in grado di soddisfare le esigenze dell comune? Poi ci sono i Rup di “supporto” ai rup. Traffici di “relazioni” molto intime.