16 Gennaio 2025 - 3:33 pm


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RiccardiPetardi Exxx…Polzive!!! L’assessore sanitario tiene all’oscuro gli amministratori dell’Alto Friuli sul destino dell’ospedale di Tolmezzo. A rischio l’attività senologica del presidio. Indignazione in Carnia. Il giallo del segretissimo incontro a Trieste fra i sindaci di San Daniele e Tolmezzo col sanitario. Il grido d’allarme della popolazione.

 

 

I consiglieri regionali Manuela Celotti e Massimo Mentil (Pd) sono venuti a conoscenza di un segretissimo incontro che si sarebbe svolto a Trieste alcuni giorni fa tra l’assessore Riccardi e i sindaci di Tolmezzo e San Daniele, Vicentini e Valent (di cui appare anche una foto in rete). Quali segreti nascondeva il triplice incontro? Per capirlo è necessario risalire a un recente documento firmato dai sindaci della Carnia e presentato in Comunità di Montagna che, misteriosamente, i vertici dell’ente hanno suggerito ai proponenti di ritirare. Un giallo che puzza di bruciato su tutto l’arco alpino. I sospetti che vi sia una “relazione” fra il vertice triestino e gli “spifferi” sull’ospedale di Tolmezzo sono molto fondati. Celotti e Mentil osservano: «Che senso istituzionale avrebbe un’interlocuzione con due soli sindaci, escludendo tutti gli altri? Se questa notizia dovesse confermarsi veritiera, e purtroppo temiamo che lo sia, avremmo allora la conferma che la Giunta Fedriga continua a privilegiare rapporti di parte, svilendo il ruolo istituzionale delle assemblee dei sindaci di ambito e di distretto e quindi il ruolo degli amministratori locali». All’indignazione dei due consiglieri si aggiunge il grido d’allarme dei sindaci della Carnia e il motivo di tanta preoccupazione: «Dalle notizie in possesso, l’azienda sanitaria Friuli centrale ha previsto che, dal corrente mese di settembre, l’attività di chirurgia senologica attualmente realizzata presso l’ospedale di Tolmezzo venga dirottata e programmata presso l’ospedale di San Daniele. Va detto che i chirurghi senologici afferenti alle Strutture Operative Complesse (SOC) di Tolmezzo e San Daniele formano un’unica équipe specialistica che opera su entrambe le sedi consentendo, attualmente, di rispettare i requisiti previsti dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Nazionali (AGENAS) sulla base del Programma Nazionale Esiti (PNE) 2023 in ordine al volume di interventi, giacché vengono eseguiti 135 interventi per “Unità operativa” Tolmezzo – San Daniele e 45 interventi all’anno eseguiti da ogni chirurgo senologo, in posizione sia di primo che di secondo operatore». Gli amministratori, che hanno il polso della situazione e del territorio, avvertono Riccardi che, «Il servizio senologico di Tolmezzo ha una valenza territoriale importante; è punto di riferimento per le donne dell’intero Alto Friuli. Se saranno attuati gli scenari prospettati di chiusura della chirurgia senologica all’Ospedale di Tolmezzo – è il grido d’indignazione – le persone della montagna (pazienti e familiari) verrebbero a vivere un grave disagio sia in termini pratici che psicologici legato alla frammentazione della presa in carica. Va detto che ai pazienti della Carnia risulta complicato raggiungere la sede di San Daniele a causa dell’inesistenza di collegamenti del Servizio di Trasporto Pubblico Locale e che pertanto i pazienti si orienterebbero naturalmente verso l’ospedale di Udine con il risultato di appesantire quella struttura ospedaliera e contestualmente di far venir meno il volume di interventi necessario all’Ospedale di San Daniele». Perché ai sindaci del territorio è stato consigliato di ritirare questo documento e attendere fino al 19 settembre? cioè ieri? qual’è la relazione fra la chirurgia senologica a rischio chiusura a Tolmezzo e il segretissimo incontro coi due sindaci a Trieste? I primi cittadini, nel documento, chiedevano chiarezza a tutela dei residenti della Carnia… «che venga mantenuta la chirurgia senologica presso l’ospedale di Tolmezzo come parte del già strutturato e consolidato percorso multidisciplinare attualmente in atto nella “Brest Unit” dell’azienda sanitaria Friuli centrale.  Incaricano il Presidente della Comunità di Montagna e il Presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Servizio Sociale della Carnia, in quanto componente di diritto della Rappresentanza dei Sindaci dell’azienda, ad organizzare un incontro urgente con il Direttore dell’azienda sanitaria Friuli centrale e l’Assessore regionale alla Sanità coinvolgendo i Sindaci dei Comuni ricompresi nei Distretti Sanitari del Gemonese/Canal del Ferro, Val Canale e Collinare». Il testo doveva essere consegnato a tutti i comuni dell’Alto Friuli. Invece è stato ritirato. Per Celotti e Mentil, non c’è più tempo da perdere: «Ci aspettiamo un chiarimento da parte dell’assessore e la convocazione urgente delle assemblee d’ambito, che tra l’altro chiediamo da mesi vengano coinvolte su temi che riguardano la salute e i diritti sociali dei cittadini e delle cittadine, temi che vanno condivisi e non trattati in presunti tavoli chiusi». RiccardiPetardi.

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