Ribaltoni in vista in campo editoriale a giudicare da ciò che si legge sul sito Wall Streeet Italia news.
Forse il contenuto dell’articolo spiega meglio di qualsiasi altra congettura il tono molto sdolcinato che le principali testate del patron De Benedetti riservano al centro destra e a Berlusconi. Le conseguenze di queste “carezze” così gradite rischiano di raggiungere anche la periferia dove il giornale locale del gruppo, “il messaggero veneto” ha lanciato vistosi segnali di serenità verso il presidente carnico.
Forse il contenuto dell’articolo spiega meglio di qualsiasi altra congettura il tono molto sdolcinato che le principali testate del patron De Benedetti riservano al centro destra e a Berlusconi. Le conseguenze di queste “carezze” così gradite rischiano di raggiungere anche la periferia dove il giornale locale del gruppo, “il messaggero veneto” ha lanciato vistosi segnali di serenità verso il presidente carnico.
Dopo la schiacciante vittoria di Berlusconi, Carlo De Benedetti sta pensando di vendere il suo fiore all’occhiello industriale e cioè il gruppo Editoriale L’Espresso.
Come in parlamento, anche in consiglio regionale l’opposizione e’ allo sbando e non da’ segni di ravvedersi, nessun segno di vivacità da parte dei consiglieri regionali dell’opposizione che non se la sentono proprio di attaccare il neo presidente Tondo.
A Roma intanto i lavori sarebbero in corso e pare molto spediti. A cominciare dalla rivoluzione all’interno della testata ammiraglia del gruppo, La Repubblica che, a quanto pare, Ezio Mauro sia destinato a lasciare la direzione.
Ci saranno sorprese anche nella nostra regione? chi lo sa, certo è che gli affari sono affari e la vita di business va avanti come e piu’ di prima, alla faccia degli schieramenti politici. Del resto l’Ingegnere aveva gia’ avviato due anni fa una joint venture con il Cavaliere, entrando nel capitale di M&C (Management e Capitali), una banca d’affari, ma la rivolta congiunta e coordinata delle redazioni di Repubblica e Espresso nonche’ di una buona fetta di intellettuali di centro-sinistra, obbligo’ De Benedetti a sciogliere in fretta e furia il sodalizio con Silvio in M&C, subito dopo averlo annunciato.
Come in parlamento, anche in consiglio regionale l’opposizione e’ allo sbando e non da’ segni di ravvedersi, nessun segno di vivacità da parte dei consiglieri regionali dell’opposizione che non se la sentono proprio di attaccare il neo presidente Tondo.
A Roma intanto i lavori sarebbero in corso e pare molto spediti. A cominciare dalla rivoluzione all’interno della testata ammiraglia del gruppo, La Repubblica che, a quanto pare, Ezio Mauro sia destinato a lasciare la direzione.
Ci saranno sorprese anche nella nostra regione? chi lo sa, certo è che gli affari sono affari e la vita di business va avanti come e piu’ di prima, alla faccia degli schieramenti politici. Del resto l’Ingegnere aveva gia’ avviato due anni fa una joint venture con il Cavaliere, entrando nel capitale di M&C (Management e Capitali), una banca d’affari, ma la rivolta congiunta e coordinata delle redazioni di Repubblica e Espresso nonche’ di una buona fetta di intellettuali di centro-sinistra, obbligo’ De Benedetti a sciogliere in fretta e furia il sodalizio con Silvio in M&C, subito dopo averlo annunciato.