Non pareva vero a quelli di Repubblica di poter scaraventare in prima pagina il rigurgito di pseudo gruppi xenofobi e razzisti contro i bengalesi nel quartiere del Pigneto a Roma. L’elenco è terribilmente noioso: la politica intollerante, il neo sindaco Alemanno, l’incapacità della destra di risolvere i problemi dell’integrazione.
Dal canto suo, Veltroni rincarava la dose: “C’è stato un raid e si dice che non c’è motivazione politica, non ci sarà motivazione politica ma sulla sciarpa di uno di questi c’era una svastica”. Veltroni ci teneva a sottolineare che questo clima è figlio della politica intollerante di destra.
Oggi il contro-scoop, un signore 48enne con tanto di tuta sportiva dell’Italia orgogliosamente ostentata e borsellino al seguito, si faceva immortalare delle telecamere degli increduli giornalisti italiani. L’esordio è fulminante: “Nazista a me? sono nato il primo maggio, festa del lavoro e mi sono fatto il tatuaggio di Che Guevara al braccio.”
Ma intanto da sinistra la sentenza di condanna era già stata emessa.
Dal canto suo, Veltroni rincarava la dose: “C’è stato un raid e si dice che non c’è motivazione politica, non ci sarà motivazione politica ma sulla sciarpa di uno di questi c’era una svastica”. Veltroni ci teneva a sottolineare che questo clima è figlio della politica intollerante di destra.
Oggi il contro-scoop, un signore 48enne con tanto di tuta sportiva dell’Italia orgogliosamente ostentata e borsellino al seguito, si faceva immortalare delle telecamere degli increduli giornalisti italiani. L’esordio è fulminante: “Nazista a me? sono nato il primo maggio, festa del lavoro e mi sono fatto il tatuaggio di Che Guevara al braccio.”
Ma intanto da sinistra la sentenza di condanna era già stata emessa.
