Il maltempo è stato eccezionale, a Grado mareggiate incredibili, Marano sott’acqua, a Fiumicello è esondato il canale Tiel e ad Aquileia, in alcuni punti, il Natissa. La questione del Natissa è singolare. Pur tenendo conto dell’irruenza del maltempo, appena 8 mesi fa erano iniziati i lavori di messa in sicurezza del fiume. A dare il via al cantiere, oltre alle autorità del luogo, erano presenti i massimi vertici della struttura commissariale comunale e quelli del Consorzio Bonifica Pianura Friulana. Nell’occasione si è tenuto a precisare che “L’avvio in tempi record delle opere di consolidamento degli argini e della realizzazione delle banchine nel centro e nelle aree extraurbane di Aquileia, per le quali esisteva un rischio geologico…, permetterà ai residenti di non temere più il fiume (vedi “Il Paìs” del 18/02/2022)”. Malgrado il notevole impegno di spesa, 5 milioni di euri, il fiume stamattina è uscito dagli argini nell’area archeologica Pasqualis e nel Borgo San Felice. Un mese fa i terreni erano rimasti sott’acqua per diversi giorni creando gravi disagi ai proprietari dei vigneti. In merito al Consorzio Bonifica presieduto da Rosanna Clocchiatti, il consiglio dei Delegati, sentita la relazione del responsabile del settore finanziario, Luca Urban, sulle previsioni di costo relative all’esercizio 2023 in particolare sui fabbisogni energetici e la previsione di risorse per òa fornitura di servizi per il territorio e per interventi di manutenzione e di ammodernamento degli impianti di bonifica viene ipotizzato un aumento della contribuenza per il 2023 pari al 48% in più per tutte le tipologie consortili. Per gli agricoltori, già in profonda crisi a causa dei costi dei mangimi e dei fertilizzanti, è un altro duro colpo.