Nessuno scandalo, nessun voyeurismo web, ma semplicemente un principio di trasparenza che uno stato parruccone e ipocrita come il nostro, sente come urgente necessità. La pubblicazione on line di tutte le dichiarazioni dei redditi mette fine alla impietosa classifica cui erano sottoposti esclusivamente i politici, i liberi professionisti, le persone in “vista” che si vedevano scaraventato il proprio reddito sulle prime pagine dei giornali. Perchè non dev’essere pubblicata la dichiarazione dei redditi della Littizzetto che ci fa la paternale tutte le domeniche e che arriva a quasi due milioni di euri? oppure quella di Santoro che inneggia a Grillo senza contradditorio come ha fatto durante l’ultima puntata? Si scoprirà che saranno soprattutto quelli di sinistra stipendiati profumatamente ad essre i veri evasori fiscali “legalizzati”! con quale faccia poi si facciano vedere dalla parte dei poveri e dei bisognosi è tutto da vedere.
Cresce l’etica pubblica, si scoprono le sorprese di fannulloni profumatamente pagati, si scoprono non solo gli evasori, ma gli evasori “legalizzati”, coloro che, anche nella nostra città, sono al servizio di enti pubblici, del cittadino, dipendenti del pubblico impiego e che, pur godendo, di un reddito generoso, si trovano molto spesso “fuori ufficio”.
Sicuramente l’iniziativa di Visco andrebbe incoraggiata anche da questo governo, per creare un efficacia delle politiche pubbliche e un incremento della società aperta.
