Nel centrodestra, in particolare in Lega si respira un’aria di euforia per l’inaspettata accelerazione che ha preso a Roma il processo legislativo riguardo la modifica costituzionale allo statuto della Regione Friuli VG che permetterà la reintroduzione delle province. I più ottimisti ritengono che si possa andare al voto nei primi mesi del 2026. E all’interno dell’Alleanza già si cominciano a fare i conti sulle candidature a presidente. Anche in questo contesto irrompe la questione del Terzo Mandato per via della compensazione che la Lega potrebbe rivendicare. Secondo i ben informati tutto ruota attorno alla candidatura di un leghista (Fedriga?) in Regione. Dovesse sfumare l’ipotesi tris a Fedriga e la presidenza passare a Fratelli d’Italia, Dreosto (primo partito) metterebbe sul tavolo ben due presidenze: Pordenone e Udine. A Forza Italia e Fratelli d’Italia, Trieste e Gorizia. Con l’incognita Gorizia cui il centrodestra si è sempre trovato in difficoltà. Decideranno i partiti e scenderanno in campo anche gli assessori regionali se dovessero trovare la strada sbarrata alla proroga di un terzo mandato anche loro. Tuttavia il lavoro per definire collegi, sistema elettorale e funzioni è molto complesso il cui compito è affidato all’assessore Roberti che in questi giorni si è dedicato alle osterie per festeggiare i 100 anni dello storico esercizio “da Marino” a Trieste. Ha consegnato la targa della Regione ai gestori per la lunga attività. Il delegato agli enti locali dovrà adeguarsi ai tempi: sedi, personale e nuova conformazione territoriale. Con quale sistema elettorale si eleggerà il nuovo presidente? e i consiglieri? Come verrà suddivisa la provincia? in piccoli collegi come prima? L’assessore dovrà fissare anche le indennità di carica di presidente (9.000euri/mese), assessori e consiglieri. Il dibattito sul ritorno delle province ha risvegliato anche la vivace pattuglia “anti Uti” dei sindaci friulani che si erano opposti al progetto delle Unioni di Serracchiani che avrebbero dovuto sostituire le vecchie province. Il sindaco di Forgaria, Pierluigi Molinaro ricorda: «Ripartiamo da ció che era stato cancellato troppo frettolosamente, senza un progetto che concretamente potesse dare servizi e risposte alle nostre comunità».