Da un pajo di settimane, cioè da quando Casini ha deciso di “svendere” il partito a Bersani in cambio di palazzo Madama (con vista quirinale), nell’UDC friul-giuliano fermentano malcontento e inquietitudine. Che l’UDC regionale debba sostenere Serracchiani/Lauri/Antonaz rappresenta uno choc. Che un mese dopo aver governato la regione con TOndo, i consiglieri uscenti debbano spiegare che l’aria è cambiata e che se vogliamo POSTI,POSTI,POSTI (vedi la zecca Casini), occorre stare “dall’altra parte”, è triste.
Per ciò uno degli assessori provinciali più esperti nel suo settore e tecnicamente validi, come De Corte, si prepara ad uscire dal partito della NAZIONE in caso di accordo col PD.
A Udine lo stesso, in molti, fra gli iscritti e fra ex consiglieri comunali, non se la sentono proprio di sostenere Honsell. Ovvio che se Casini impone Honsell sindaco e vice all’UDC gli opportunisti, ma solo gli opportunisti…, si adeguano. Ma vederli assieme, con Pizza, Malisani, Franzil, Honsell, danno l’impressione di un partito di una nazione senza ardore né convinzione. Vieppiù se l’unica voce di opposizione seria in consiglio comunale, in questi anni, è stata solo quella dell’avvocato Alberto Bertossi.