PDL IL PATTO SEGRETO FRA SAVINO E GOTTARDO

Sembra che l’abuso della “questione morale” o dell’impresentabilità, parziale, dei candidati, abbia prodotto nel caso del PDL, risultati disastrosi.  Nell’intero stivale e nell’angolo orientale d’Italia. Cancella la politica come possibile rimozione di problemi e assegna compiti che non le sono propri, e qui conviene arrestarsi.
La  data di domenica 20 gennaio 2013 sarà ricordata a lungo nei brani che la letteratura politica del FVG vorrà dedicarle, è quella della sostutizione, peraltro già scritta da un pezzo, di Blasoni capolista alla camera con la Savino. La  scelta della Savino davanti non è causale,  si tratta solo di attendere l’esito delle regionali e il conseguente risultato di Tondo. Gottardo terzo, in realtà, rappresenta quasi una garanzia, giacchè nel progetto scaturito nelle ore successive la presentazione delle liste, il sacrificio della Savino era già messo in conto.  Gottardo subentrerebbe all’assessore regionale e Tondo, avrebbe la garanzia di trattenere la Savino in giunta e con le stesse deleghe. Squadra che vince non si cambia. Gottardo rientrerebbe in gioco e Ziberna risulterebbe il primo dei non eletti.
Al Senato le cose non andrebbero poi tanto male nemmeno per Lenna che, considerando la doppia capolistura dell’imprenditore piemontese Bernabò Bocca, e qualora optasse per il Piemonte, ci sarebbero piacevoli sorpreseanche per le quarte e quinte posizioni.