NELLA SEDE DELLE LEGA DI MILANO SI STABILISCONO LE COALIZIONI PER LE AMMINISTRATIVE FVG

Mentre il consigliere leghista Portale rientrava a Odessa (determinante per Dipiazza il suo voto sul bilancio), a circa 400km dal capoluogo regionale FVG, i leghisti di Bossi sollevavano le urticanti eccezioni politiche dell’UDC in vista delle amministrative. Le posizioni di Casini sul federalismo e anche sulla Libia non piacciono molto al senatùr. In questo senso Bossi ha spiegato ieri al capogruppo in regione Narduzzi di stoppare le trattative con l’UDC, anche se la giunta Tondo conserva in maggioranza i democristiani di Compagnon. La situazione ora si fa problematica e nemmeno l’incontro di stasera a Udine coi vertici regionali PDL servirà a qualcosa.
La questione si complica soprattutto a Pordenone giacchè la candidatura di Pedicini potrebbe saltare in favore di Grizzo. Pedicini è condiviso anche da Salvador e solo una estenuante mediazione con Bossi può risolvere la faccenda. In fondo anche Bossi ha ragione, prendiamo Palmanova e Codroipo. Nella città stellata Cressatti è sostenuto dalla coalizione che comprende anche l’UDC mentre a Quadruvium il PDL è orfano del cosiddetto Terzo Polo che sostiene la Comisso in ragione del fatto che Tosatto vuol fare l’assessore ai lavori pubblici. Poi c’è Trieste e oggi Menia su Radio radicale ha detto che sosterrà Antonione. Ma non ha detto perché sei mesi prima dello strappo col PDL, a Palmanova, aveva sputtanato Bocchino e accusato Saro di infedeltà. Non l’ha spiegato.