Quella di oggi è una giornatona da cerchiare nelle agende politiche coi colori più intensi. Si apre con BeppeMao (@Dagospia) che dà addosso al suo ex pupillo Conte, lo invita a farsi un altro simbolo. “Soffre di una sindrome compulsiva di ripetizione a specchio”, è l’attacco. Grillo poi, parla agli iscritti: “il Movimento è morto ma il suo humus no“. E annuncia di avere un’idea per restare in politica. “Lancerò qualcosa di meraviglioso”. Appena si chiudono i microfoni, dal fronte isontino spunta Ilaria Dal Zovo, storica esponente del movimento, che pubblica in rete una pagina del messaggero veneto di fine novembre in cui veniva annunciata a 8 colonne la candidatura del Dem Moretti a sindaco di Monfalcone per il centrosinistra. Osserva la grillina: “Meno male che noi non ci siamo, non siamo citati in questo articolo…”. Fine delle ambizioni di allargare il “campo”. E sembra che, per la coalizione di centrosinistra, non sia necessario nessun allargamento viste le combinazioni romane che rischiano di trasformare l’appuntamento con le urne di Monfalcone come un caso nazionale. Ciò che è accaduto 5 giorni fa è lampante: L’emendamento sul taglio del canone Rai è stato bocciato con 12 contrari e 10 a favore, con FI che ha votato contro la proposta della Lega insieme all’opposizione. Ancorché il premier Meloni abbia liquidato la vicenda come “schermaglie”, in riva all’Isonzo la vicenda ha infiammato i cantieri. Per Diego Moretti, sempre più vicino all’ufficializzazione della candidatura, l’intelaiatura moderata potrebbe rivelarsi vincente per fornire una credibile proposta elettorale alla componente centrista dell’area isontina. Il capogruppo Dem ragiona sulla inaspettata soluzione: “Non escludo un’apertura di dialogo con i rappresentanti locali di Forza Italia e del Pd“. Se per Giorgia Meloni, rispetto alla spaccatura sul canone Rai fra Lega e Forza Italia non c’è nulla di preoccupante, a est del nordest la faccenda è stata accolta con grande interesse. Non è marziana l’idea di vedere il Pd e Forza Italia insieme alle comunali. Le recenti rimostranze della coordinatrice regionale degli azzurri contro la gestione “personalistica” di Fedriga che non informa gli alleati sull’attività dell’amministrazione regionale e che “il nostro appoggio non è per nulla scontato”, è un messaggio politico alla Lega molto potente. A breve si vota in Veneto e Forza Italia, con Tajani, si è sempre opposta al terzo mandato di Zaia. Dopo le recenti elezioni regionali, i berluscones hanno ripreso vigore. Tosi si è dichiarato pronto a candidare in Veneto. E in Friuli? Moretti insiste sulla formula “centrista” da offrire all’elettorato. Intanto Monfalcone rischia di diventare, per la seconda volta, un caso politico nazionale.