Amato De Monte, a quel tempo in combutta con Riccardi-Tonutti, chiedeva la gogna e un risarcimento di 40mila euri. Il Giudice del Tribunale di Udine ha emesso ieri, lunedì, la sentenza di assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Imputato del reato di diffamazione Gianfranco Leonarduzzi difeso dall’infaticabile avvocato Rossana De Agostini. Il direttore di Leopost si è trovato davanti ai giudici del Tribunale di Udine a causa di una denuncia presentata in Procura dall’ex direttore della Sores Amato De Monte. Eravamo in piena pandemia, travolti dal Covid e il dirigente abbandonò l’incarico di primario di anestesia a Udine per trasferirsi a Palmanova. De Monte contestava i dettagli della vicenda legata alla nomina a direttore della Sores avvenuta nel 2021. In quel periodo era stato indetto un concorso per l’assegnazione dell’incarico, ma, per una serie di misteriose (…) circostanze, il concorso venne sospeso e i 4 aspiranti abbandonati al loro destino senza una spiegazione. Il direttore dell’Arcs Tonutti fece alla svelta e nominò, senza passare attraverso i commissari, l’ex primario di anestesia dell’Azienda sanitaria di Udine Amato De Monte. Il sospetto si concentrava su questa nomina e sulla sospensione dell’istruttoria concorsuale. De Monte ricorse ai giudici perché riteneva di essere stato “perseguitato” dagli articoli pubblicati su “leopost”. Aveva chiesto un risarcimento di 40mila euri. Oggi la sentenza di assoluzione. PM Alberto Cino. Lieve condanna invece rispetto alla causa dello studio Cinzia Gori. Leonarduzzi è stato condannato a 800 euri di multa. Ancora una volta il Tribunale di Udine si conferma solido presidio laico, liberale, illuminista, Occidentale, custode delle garanzie costituzionali conquistate nel secolo scorso dai nostri italiani. Una sentenza che arriva proprio nell’anno delle celebrazioni del centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti. L’estate dei Lumi, in Friuli.