Il consigliere regionale Cosolini (Pd) ha interrogato oggi la giunta per avere risposte sulla presunta incompatibilità dell’assessore Bini, dirigente di “Euro&Promos”. Il consigliere di opposizione aveva originariamente chiesto con la sua istanza all’Esecutivo «se Euro&Promos spa presti servizi di qualunque genere per conto della Regione Friuli Venezia Giulia o di enti regionali (comprese le aziende sanitarie) e, in caso affermativo, se nello spirito della norma non ritenga non compatibile la posizione di Bini con l’incarico di assessore». Al quesito ha risposto l’assessore alla funzione pubblica Roberti: «In seguito a una verifica effettuata presso la Direzione centrale Patrimonio, che segue i contratti dei servizi per le sedi regionali e al cui interno opera la Centrale unica di committenza, nonché presso gli uffici degli Enti regionali, si conferma – ha riferito l’esponente dell’Esecutivo regionale – che Euro&Promos spa non gestisce servizi di qualunque genere per conto della Regione Fvg o degli enti stessi». Cosolini ha ammesso che «la risposta può forse essere considerata tecnicamente ineccepibile“, ma ha evidenziato “una situazione ben più complessa che dovrebbe invece suscitare una riflessione ulteriore da parte del presidente». Quindi, sul fatto Euro&Promos nessuna incompatibilità, che invece potrebbe emergere, secondo Cosolini, rispetto al rapporto tra Euro&Promos spa e Euro&Promos Social Health care cui la Regione aggiudica un appalto di tre milioni di euro alla società satellite di Euro&Promos. Cosolini si limita a definire come “interessanti” i legami fra le due società”. Si resta nel campo delle ipotesi, presunzioni, concorsi esterni, traffici d’influenze, accuse scivolose che ricordano la cupa imbrunitura della sinistra moraleggiante.