Gli incontri sono febbrili, sere dopo sere, leghisti, padani, macroregionali, verdi udinesi, castellieri, friulanofoni. Per loro, per la base conta solo un princimpio, un comandamento. Nessun consigliere, anche se sfiorato, dall’inchiesta sulle spese pazze potrà essere candidato alle prossime regionali.
E’ questo ciò che chiede la base. Liste nuove, pulite col Dixan. In questo senso, prima di scendere a Udine, si fanno decisamente favorevoli le condizioni per il presidente di Promotur Mazzolini. Tolto Picco, per Stefano la corsa sarà tutta in discesa. Nella circoscrizione udinese potrebbe aprirsi una favorevole situazione per Pittoni, qualora i recordman di preferenze e di mandati, Franz e Violino fossero oggetto di attenzione da parte della “base”.
Stessa aria in viale ledra, sede PDL. A parte Gottardo che si autocandida, gli altri sono tutti pronti a fare i paguri bernardi. Galasso difficilmente candidato, Pedicini fuori, altri in attesa della verifica del faldone 2012. Molti dirigenti chiedono che tutti i consiglieri regionali uscenti non siano candidati. Tondo, per parare il colpo può fare solo una cosa: TOGLIERE D’IMPERIO L’INCANDIDABILITA’ DEI SINDACI.