Giornata impegnativa, venerdì 17, centrodestra attivo dopo la pausa di ferragosto.
Siamo a un bivjo, carceri o Keith Haring? Alessandro Colautti è in viaggio verso Tarvisio, Carlantoni invece è ormai alle porte di Udine. Dunque, la faccenda della contrapposizione komheinista sulla mostra dell’artista dei dieci comandamenti, la risolve quest’oggi sul bollettino, il teologo Don Geretti. Quella più propriamente calvinista, diciamo illyana: money, euri, ingressi, prenotazioni, la esplicita al telefono Tognoni.: Prenotazioni da tutto il mondo per vedere la mostra in largo ospedale vecchio, Udine. Finalmente i turisti americani potranno ammirare la complessità artistica di un loro conterraneo e saranno ben felici di farlo nella città dei Patriarchi. Nell’autonomo (da Roma) patriarcato di Aquileja, i laici si trovavano spesso nell’ambito del Patriarca e facevano parte della piccola cerchia di famiglie ministeriali.
Sia Reitani che Honsell, malgrado i gelati gratis ai turisti a ferragosto, si mordono le mani, la mostra è già UN EVENTO.
Ma oggi lo straordinario progetto politico di quel centrodestra che non c’è, coglie il significato della sensibilità umana, tollerante, di garanzia del diritto, e di alto impegno di civiltà, visitando la casa circondariale di Udine. Grazie alla neo-direttrice Irene Iannucci, l’Autogoverno, Adriano Ioan e Alessandro Colautti, convergono sulle difficoltà del sistema carcerario italiano, esito drammatico di una giustizia che non funziona.
Ma la visita aveva anche un’altro scopo. IL comune di Udine ha recentemente istituito il garante per i diritti dei detenuti, Maurizio Battistutta. Con grande stormir di fronde Honsell ha definito l’elezione, “Una grande vittoria per il centrosinistra”. Honsell ha avuto parole di encomio colossali, delicate per Battistutta, giudicandolo “la persona più adatta per svolgere l’incarico”. Purtroppo, in via Spalato non hanno ancora notizie del dottor Maurizio.