Chi poteva immaginare che Alemanno il neosindaco col cognome nordico, mettesse al tappeto la sinistra benpensante e salottiera dell’ex ministro Rutelli?
Sicuramente pochi, molto pochi. Conquistare Roma per il centrodestra ha un altissimo valore politico oltre che storico per la leggittimazione che contiene il successo elettorale.
Ieri si è chiuso il cerchio, è finito un ciclo politico iniziato nel ’93 e che prima Rutelli poi Veltroni… poi di nuovo Rutelli, pensavano finisse mai. Ambedue fuori dalla realtà, mai in grado di interpretare il processo e il cambiamnto di una città che, se confrontata con le grandi capitali europee, presenta deficit strutturali paurosi. Pensavano, appunto…
Ma c’è un particolare che emerge dalla sconfitta del centrosinistra e che coinvolge i radicali. Pannella ha fortemente voluto e ottenuto che la lista Bonino si presentasse a sostegno di Rutelli, elencandone meriti strepitosi e inserendo l’iniziativa come continuazione del nuovo credo radicale e cioè quel sostegno a qualsiasi esponente o lista, pur di scongiurare una vittoria di Berlusconi, ovvero il nuovo sfascio italico. Pare che per questi motivi Pannella abbia abbandonato l’ossessione anticlericale e inghiottito senza drammi le gesta di colui che andava a Ciampino e si lanciava trepidante verso Benedetto XVI di ritorno dagli USA, che partecipava alle inaugurazioni dell’Opus Dei, che sorrideva compiaciuto accanto al cardinal Bertone. Insomma il candidato trombato della Roma snobista e intellettualoide non ha mancato di mostrare agli elettori romani i suoi buoni rapporti con la Chiesa di Roma, forse più intensi di Alemanno. Ma Pannella non poteva occuparsi di elezioni amministrative, aveva altro da fare…
Sicuramente pochi, molto pochi. Conquistare Roma per il centrodestra ha un altissimo valore politico oltre che storico per la leggittimazione che contiene il successo elettorale.
Ieri si è chiuso il cerchio, è finito un ciclo politico iniziato nel ’93 e che prima Rutelli poi Veltroni… poi di nuovo Rutelli, pensavano finisse mai. Ambedue fuori dalla realtà, mai in grado di interpretare il processo e il cambiamnto di una città che, se confrontata con le grandi capitali europee, presenta deficit strutturali paurosi. Pensavano, appunto…
Ma c’è un particolare che emerge dalla sconfitta del centrosinistra e che coinvolge i radicali. Pannella ha fortemente voluto e ottenuto che la lista Bonino si presentasse a sostegno di Rutelli, elencandone meriti strepitosi e inserendo l’iniziativa come continuazione del nuovo credo radicale e cioè quel sostegno a qualsiasi esponente o lista, pur di scongiurare una vittoria di Berlusconi, ovvero il nuovo sfascio italico. Pare che per questi motivi Pannella abbia abbandonato l’ossessione anticlericale e inghiottito senza drammi le gesta di colui che andava a Ciampino e si lanciava trepidante verso Benedetto XVI di ritorno dagli USA, che partecipava alle inaugurazioni dell’Opus Dei, che sorrideva compiaciuto accanto al cardinal Bertone. Insomma il candidato trombato della Roma snobista e intellettualoide non ha mancato di mostrare agli elettori romani i suoi buoni rapporti con la Chiesa di Roma, forse più intensi di Alemanno. Ma Pannella non poteva occuparsi di elezioni amministrative, aveva altro da fare…