Il caso di Padre Gabriele scoppiato a Feletto Umberto (UD) mette in agitazione non solo le gerarchie vaticane, ma anche l’autorità giudiziaria. Oggetto dell’indagine le liturgie del religioso. In pratica i gendarmi accusano Padre Gabriele di abuso della credulità popolare. Eppure i fedeli accorrono, raccontano di essere guariti da mali più o meno importanti, attendono con ansia due volte al mese l’arrivo in friuli di Gabriele Fiume, insomma, vogliono incontrarlo, parlargli, ottenere qualche parola di conforto. I fedeli non chiedono altro, del resto sono liberi di credere o non credere. Perchè impedire loro un momento di sollievo? Che poi qualcuno svenga non c’è nulla di strepitoso, accade anche con Padre Pio e con San Gennaro. Perchè quindi la curia udinese e i carramba si agitano per un abate ortodosso che richiama centinaia di fedeli?