Solo due giorni fa, sul Messaggero Veneto, il commissario dell’Ente di decentramento regionale di Udine Augusto Viola, prossimo alla quiescenza, elogiava le meraviglie dei nuovi enti che avevano sepolto le Uti volute da Serracchiani. “L’Edr può essere una macchina da guerra ricoprendo compiti molto importanti come la gestione dell’edilizia scolastica e la viabilità”, rifletteva Viola. Ma un ente di decentramento che non produce visibilità agli amministratori non serve a nulla, pertanto, la maggioranza del centrodestra friulano intonerà il requiem sulla breve vita dell’ufficio e saluterà con entusiasmo l’arrivo di un nuovo carrozzone funzionale alla produzione di un discreto reddito di cittadinanza all’insù agli aspiranti. Resta esemplare l’eredità che il nuovo ente riceverà dall‘agonizzante Edr. Nel novero va assegnato il ponticello sul fiume Corno a Porpetto in località Castello cui sono iniziati i lavori circa 8 mesi fa e le previsioni, secondo alcuni amministratori del luogo, prevedono una durata di circa due anni. Il manufatto è lungo circa 20 metri e per aprire il cantiere è stato necessario restringere la corsia di marcia all’altezza del centro abitato della frazione di Porpetto. E’ una strada di competenza dell’Edr ed è a ridosso di una curva che rende problematica la viabilità. In ogni caso, in attesa dell’arrivo della nuova mangiatoia friulana, la regione ha trasferito circa 13 milioni di euri agli Edr per la manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità locale e 2 milioni per la messa in sicurezza di ponti e viadotti.