19 Febbraio 2025 - 12:58 pm


Il blog dei badilanti

radiobadile@gmail.com
Breaking News

GrandeDistribuzioneGrandeEvasioneExxx…Polzive!!! L’anno comincia benone con un frodone: Alla Despar del Triveneto scoperta una frode da 8 milioni di euri. L’AspiagService faceva la cresta sugli appalti per la somministrazione di personale. Fatture tarocche per evadere l’Iva. Indagati Antonio Suma e Christof Rissbacher

 

È Aspiag Service, concessionaria del brand Despar per il Triveneto, Emilia-Romagna e Lombardia, l’ultima società della Gdo a finire al centro di una indagine delle Fiamme Gialle per un presunto sistema di «complessa frode fiscale» in materia di Iva.  Aspiag service srl, concessionaria del marchio dei supermercati Despar “per il Triveneto, la Lombardia e l’Emilia Romagna” con circa “250 punti vendita” e “316 negozi affiliati”. Indagini che hanno portato all’emissione di un decreto di sequestro preventivo d’urgenza per quasi 8 milioni nei confronti di Aspiag Service. L’inchiesta è condotta dal pm della procura di Milano Paolo Storari per l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e le indagini dei militari del Nucleo di polizia economico finanziaria con gli uomini del Settore contrasto illeciti dell’Agenzia dell’Entrate hanno svelato una «complessa frode fiscale» in materia di Iva – fa sapere il Procuratore di Milano, Marcello Viola, in una nota – negli appalti di somministrazione di manodopera della società schermati dietro «fittizi contratti d’appalto» con l’utilizzo di fatture false. In particolare, dalla ricostruzione della «filiera della manodopera» è emerso come gli appalti di lavoro con la società committente siano stati “schermati” da “società filtro” che si avvalgono di “società serbatoio” e omettono sistematicamente il versamento dell’Iva e dei contributi dei lavoratori previdenziali e assistenziali per comprimere il costo del lavoro. Aspiag Service è indagata per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. Lo schema degli inquirenti è lo stesso che negli ultimi anni ha portato a sequestrare circa 600 milioni di euro a numerose aziende e multinazionali della grande distribuzione organizzata e della logistica come Dhl, Ceva Logistics, Spumador, Esselunga, GS, Carrefour, GLS, Ups, Amazon e altre. In questa indagine risulta indagato l’ad di Aspiag Christof Rissbacher, oltre ad Antonio Suma, “gestore di una serie di cooperative-serbatoi di manodopera, destinate al fallimento dopo che Suma – scrive il pm – le aveva ampiamente spogliate di ogni risorsa trasferendo il denaro su conti svizzeri”. La “figura” di Suma era già emersa nelle indagini sui casi Geodis e Brt e anche in quest’ultima inchiesta su Aspiag sono venute a galla sue società, come Mag servizi e Delivery one, coinvolte nel presunto meccanismo di “somministrazione illecita di manodopera”. 

Paolo Storari aggiunge: «La condotta posta in essere da Aspiag Service, di carattere fraudolento, dura da numerosi anni e ha comportato non solo il sistematico sfruttamento dei lavoratori ma anche ingentissimi danni all’erario». Due gli indagati oltre alla società che ha sede legale a Bolzano. «Gli accertamenti sono ancora allo stato iniziale in quanto dovranno essere verificati ulteriori serbatoi di personale, con le intuibili conseguenze in termini di danno erariale, che si presenta ingente» si legge nel provvedimento che sottolinea come il decreto d’urgenza si sia reso necessario «posto che la situazione di sfruttamento e illegalità è ancora in atto, con rilevanti conseguenze in termini di sfruttamento lavorativo ed erariale». La procura segnala anche la posizione dell’imprenditore Antonio Suma, importante appaltatore e provider di servizi nella logistica, interrogato nel corso dell’inchiesta. Suma ha spiegato al Pm e agli investigatori della Guardia di Finanza: «La nostra situazione è molto drammatica, perché comunque i committenti non ci pagano assolutamente come ci devono pagare, è sempre stata drammatica perché non ci riconoscono mai il pagamento del personale, assolutamente mai». Suma, indagato assieme al rappresentante legale della società bolzanina, Christof Rissbacher, è o è stato al centro di numerose inchieste della Dda di Milano sullo sfruttamento dei facchini attraverso le frodi Iva come i fascicoli sulle multinazionali BRT-Bartolini e Geodis o quella sull’imprenditore Marco Terziano Luigi Negri. «Se gli dicevi qualcosa ti dicevano “Beh, ti cambio domani mattina perché tanto tu oggi non servi a niente” – ha detto Suma agli inquirenti – Noi (gli appaltatori ndr) abbiamo sempre avuto ’sto problema con tutti i committenti».

La Procura di Milano, negli ultimi anni, ha già sequestrato centinaia di milioni di euro con queste indagini e le aziende, poi, hanno regolarizzato con assunzioni migliaia di lavoratori e versato risarcimenti al fisco. Fonte “Gdf e Sole23Ore”.

Related posts