Mentre Ferrara invoca il Berlusconi del ’94 (anche l’attuale spin del CAV però era uno di quelli che “non ci credo…Forza Italia sarà un flop”. Ndr) e Gottardo applica teoremi grumosi per svoltare verso le amministrative, a Rho si sbriciola in un pomeriggio il progetto futurista di una nuova stagggione politica Italiana. Via etere i futuristi si ributtano a destra, in realtà con un tratto da vero equilibrista napoletano, Bocchino “scopre” le carte e lascia intendere che, udite udite, il FLI farà alleanze anche con Vendola. L’obiettivo è cacciare Berlusconi.
Un accordo di massima che prevede l’inclusione nella coalizione di Nichi Vendola (!!!???) e l’esclusione di Antonio Di Pietro. Un altro snodo di questo congresso è rappresentato dalla classe dirigente del nuovo partito. Fini ha deciso di non assumere incarichi di guida, un escamotage. La guida effettiva del partito, dopo le ultime trattative, dovrebbe andare a Italo Bocchino, nella qualità di coordinatore o segretario, poco cambia.
La notizia, trapelata attraverso le agenzie, ha fatto imbestialire Adolfo Urso, che è stato coordinatore del comitato costituente di An e lo è stato del Fli.
In questo senso e come ha affermato Ciani oggi, il FLI farà accordi alle amministrative col PD. Le trattative sono già cominciate, per esempio a Codroipo è ormai nelle cose che API, UDC, FLI sosterranno la Comisso. Romanzin può attendere.