Bene ha fatto la Buttazzoni sul Messaggero veneto di oggi a dare un buon risalto all’iniziativa del presidente della provincia di Udine Fontanini. Degna di nota anche la presa di posizione sul tema del pubblico impiego da parte dell’assessore competente, il forzista Mario Virgili. Fontanini chiede di estendere l’orario dei dipendenti fino alle 40 ore, visto che la busta paga per loro, è aumentata sensibilmente. Giusto, Tondo fa altrettanto in regione, assotiglierà la struttura di 700 dipendenti. Se i due enti governati dal centro destra portano avanti queste piccole rivoluzioni, il comune di Udine, quello dell’innovazione honselliana, do you remember?, rimane al palo. E’ alle prese con le compensazioni e le ossessionanti richieste dei rappresentanti della coalizione. Nessuno vuole stare a casa, o andare a cercarsi un lavoro. No, questi vogliono il malloppo.
Quasi un migliaio di dipendenti e la promessa in campagna elettorale della stabilizzazione dei precari, rendono palazzo D’Aronco il paradigma della concezione assistenzialista e reazionaria in controtendenza non solo verso il governo e il ministro Brunetta, ma anche rispetto ai continui allarmi della corte dei conti. La magistratura contabile rileva un panorama allarmante dei conti nella nostra regione e un altissimo livello di sperperi e sprechi.
SE vi è stato un aumento di stipendio per i dipendenti comunali, grazie all’applicazione del comparto unico, non vi è stata nessuna compensazione in termnini di orario di lavoro e di efficenza.
Purtroppo il terrore che la coalizione che sostiene l’ex rettore insorga e che le laute promesse in campagna elettorale non vengano onorate, paralizzano l’amministrazione comunale con il risultato di creare un grave danno ai cittadini.
Quasi un migliaio di dipendenti e la promessa in campagna elettorale della stabilizzazione dei precari, rendono palazzo D’Aronco il paradigma della concezione assistenzialista e reazionaria in controtendenza non solo verso il governo e il ministro Brunetta, ma anche rispetto ai continui allarmi della corte dei conti. La magistratura contabile rileva un panorama allarmante dei conti nella nostra regione e un altissimo livello di sperperi e sprechi.
SE vi è stato un aumento di stipendio per i dipendenti comunali, grazie all’applicazione del comparto unico, non vi è stata nessuna compensazione in termnini di orario di lavoro e di efficenza.
Purtroppo il terrore che la coalizione che sostiene l’ex rettore insorga e che le laute promesse in campagna elettorale non vengano onorate, paralizzano l’amministrazione comunale con il risultato di creare un grave danno ai cittadini.