A Trieste è di dominio pubblico il fatto che la Fondazione CRT sia un presidio di Forza Italia, gli azzurri vengono dati per spacciati, ma nei posti che contano la loro presenza è ben solida. E non è un mistero che Giulio Camber abbia influito in questa tornata sulle nomine del Consiglio Generale.
Come lo anticipa “il Piccolo” di oggi, prende forma il rinnovato Consiglio generale che dovrà nominare, entro la prima decade di ottobre, il nuovo presidente, i componenti del Cda e pilotare, per i prossimi 4 anni, la Fondazione CRTrieste. A giudicare dai 14 componenti il Consiglio viene data per scontata la nomina di Massimo Paniccia alla presidenza, prenderà il posto dell’uscente Tiziana Benussi (reggente fino alla nomina del suo successore). Come riportato dal quotidiano triestino, non siederanno più al tavolo del Consiglio Mitja Gialuz, Marco Donda, Giuseppe Razza e Andrea Gelfi. Le nuove presenze portano i nomi di: Franco Sterpin Rigutti, Alessandro de Pol, Adalberto Donaggio, Gianni Verrone e ovviamente Massimo Paniccia. Le conferme invece sono quelle di Marianina Accerboni, Massimo Campailla, Alessia Favretto, Ettore Malnati, Lori Petronio, Rita Rapotez, Sabrina Strolego e Roberto Di Lenarda. Sono stati nominati all’unanimità l’avvocato cassazionista Campailla (vicepresidente uscente) e Paniccia. Il sindaco Roberto Dipiazza non ha chiesto posti in quota alla sua lista civica, mentre tra le figure indicate da Fdi l’ha spuntata De Pol, numero uno dell’Associazione degli Agenti marittimi Fvg. Dalle due terne calate dai forzisti, sono entrati in Consiglio: Donaggio (già vicepresidente del Consiglio generale), Favretto, presidente della Federazione Volontariato Fvg, e Petronio. Nel corso dell’ultima riunione il Consiglio generale, all’unanimità, ha deliberato di nominare Francesco Peroni – ex rettore ed ex assessore regionale – componente del Consiglio d’amministrazione della Fondazione in sostituzione di Diego Frattarolo.