18 Febbraio 2025 - 4:19 pm


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FINANZIAMENTI AI COMPAGNI “CULTURALMENTE CORRETTI” PERCHE’ ?

Sto con l’assessore alla cultura Molinaro. Finalmente un esponente regionale che non si piega ai clichè cui erano allegramente abituati i nostri amici “culturalmente corretti”. Quelli del CEC, del CSS, del Visionario parapubblico, del futuro ex macello, insomma dei progetti finanziati dalla regione, overo coi soldi pubblici, e che si pogono in diretta concorrenza col mercato.
Abituati alle rendite di posizione, al mercato protetto. Anche se non fanno biglietti, campano lo stesso! alla faccia di chi ha investito nelle multisale o negli altri spazi.
La richiesta di 4 milioni di euri per finanziare un progetto di ristrutturazione del cinema Visionario andava in questo senso, appunto.
Oddio, nessuno direbbe niente, se in queste strutture si proiettassero pelliccole storiche, introvabili, riscoperte, pizze magari recuperate in qualche magazzino. Se guardate i film in proiezione, vedrete che per la maggior parte sono film di cassetta, che vengono proiettati anche nelle sale standard. Quindi dov’è l’interesse pubblico? dov’è il cinema d’autore? CHE SERVE finanaziare una sala se non si caratterizza dalle altre?
Puntualmente oggi Luca Antonini, che è professore di diritto costituzionale, in un fondo sul Gazzettino scrive che in una situazione di debacle economica e crisi antropologica come quella che stiamo attraversando, la bussola per reagire alla crisi si ritrova attorno al valore del lavoro e dell’impresa che proviene dalla nostra tradizione. Antonini ha anche citato il ministro Sacconi nel suo richiamo all’urgenza di superare le rendite di posizione e che non è più tollerabile confondere le idee su iniziative culturali quello che invece è solo difesa di rendite ingiustificate, il momento non lo consente. Chapeau!

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