Non basta «What you did last week?» ossia «Cosa hai fatto la scorsa settimana?» con due giorni per elencare obiettivi raggiunti e il lavoro svolto in quella precedente. L’ultima trovata di Elon Musk è arrivata anche nelle Basi americane italiane e si arricchisce di elementi censorei allucinanti che riportano alla memoria tempi antichi. Il Dipartimento della Difesa USA in forza di un preannunciato “Aggioramento dei contenuti digitali”, ha chiesto la rimozione e l’archiviazione di articoli, foto e video che promuovono le diversità e inclusione sociale inseriti nelle piattaforme del Dipartimento. E’ l’America bigotta, pelosa, irriconoscibile. Riguardo la prima mail (“Cosa hai fatto la scorsa settimana?”) tutti i dipendenti sembrano aver aperta sulla propria scrivania la medesima lettera. Il 3 marzo anche i civili italiani della base Usa si sono visti arrivare la tanto discussa e-mail del nuovo capo del dipartimento per l’efficienza governativa inviata ai 2,3 milioni di dipendenti federali. E anche a loro, senza non poco sconcerto, è stato chiesto di rendere conto del lavoro svolto all’amministratore delegato di Tesla e Space X, e proprietario del social network X che ora ha il compito di vigilare sulla qualità del lavoro dei dipendenti federali. Pena, aveva detto in un primo momento Musk, il licenziamento in caso di mancata risposta. Nell’installazione militare americana di Aviano lavorano attualmente 768 italiani, dei quali 151 nel comparto commerciale che fa capo all’Army and air force exchange service (Aafes), una ventina nel settore scolastico, mentre i restanti nei servizi del 31º Fighter wing. Nessuno, però, a quanto pare, è stato escluso dal celere temuto resoconto pensato dal nuovo capo del Dipartimento per l’efficienza del Governo degli Stati Uniti (D.o.g.e.)