La prima interrogazione dell’anno porta la firma del consigliere di “Open” Furio Honsell, che rende noto: «Ieri mattina ho presentato in Consiglio regionale un’interrogazione in merito al rapporto costo/utilità relativamente alla seconda eliambulanza diurna del servizio di elisoccorso regionale. Questa iniziativa nasce dalla necessità di fare luce sull’effettiva utilità di un servizio che, sebbene di grande rilevanza, solleva diversi interrogativi in termini di modalità operative e spese sostenute”. Il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg aggiunge: “La tragedia del Natisone ha evidenziato problematiche significative riguardo alle modalità di allertamento e utilizzo della seconda eliambulanza diurna. In base alla comunicazione del Direttore Generale di ASUFC, questa è attiva per trasporti secondari differibili e altre missioni non urgenti, come il recupero di salme o codici bianchi. Tali impieghi sembrano discostarsi dalle priorità sanitarie previste dalla normativa regionale, che assegna ai mezzi aerei un ruolo prioritario nei traumi gravi o nelle patologie a rapida evoluzione. Non si può ignorare che l’uso dell’elicottero per trasferimenti secondari non urgenti, oltre ad essere più costoso e meno efficiente rispetto alle ambulanze, comporta tempi di intervento più lunghi e un maggiore impatto ambientale. Inoltre, alcune missioni attribuite alla seconda eliambulanza ricadono nella sfera di competenza dei vigili del fuoco, per i quali non risulta in essere alcuna convenzione specifica con la Regione Fvg per l’utilizzo ottimale delle risorse esistenti. Il costo complessivo della seconda eliambulanza diurna – fa sapere il consigliere – ammonta a circa 10 milioni di euro in 5 anni, una cifra che impone una riflessione approfondita: per questo motivo, ho chiesto di conoscere i costi dettagliati sostenuti nel 2022, 2023 e 2024, così come il numero e la tipologia delle missioni effettuate. La salute dei cittadini e la chiarezza nell’uso delle risorse pubbliche sono al centro del mio operato consiliare: ritengo che principi quali quelli della trasparenza e della rendicontazione siano imprescindibili per garantire un sistema sanitario equo, sostenibile e orientato alle reali esigenze del territorio”, conclude Honsell