Udine (vedi foto scattata ieri sera alle 22 in via mercatovecchio) rantolante e percossa dalle sciabolate dei fanatici della Ztl a tutti i costi. Trieste alla ricerca di superare anno dopo anno le presenze in città. Due modi di concepire e di amministrare le realtà urbane e di agevolare le attività commerciali. Sostenere il mercato e incentivare il gettito fiscale nelle casse dei comuni. Se non entrano soldi, come si fa a fornire i servizi pubblici? A Trieste sono partiti da questo semplice ragionamento per sviluppare politiche di investimenti e programmi stagionali per attirare quanti più turisti possibili e far in modo che la partita iva possa fare grandi affari. La foto di Udine è emblematica. Un sabato sera degno palcoscenico di un Requiem. Col 2 aprile entrerà in vigore la Ztl e per i cittadini saranno dolori. Primo passo verso la città fantasma. Non così a Trieste dove si lavora per mettere a punto la rassegna “Estate 2024”. Obiettivo: superare il milione e trecentomila presenze dell’anno precedente. Per tal motivo la giunta, nella riunione del 18 marzo scorso, ha approvato la realizzazione della rassegna “Trieste Estate 2024”, che si svolgerà tra giugno e settembre, con un eterogeneo programma di eventi culturali e spettacoli di ampia fruibilità; il cartellone sarà ricco, variegato e dinamico con circa 80 appuntamenti nei rioni di Servola, Valmaura, Altura, Borgo San Sergio, Barriera Vecchia, San Giacomo, Melara, Opicina, Prosecco, Barcola, Gretta, Roiano, San Giovanni, nell’ottica di stabilire un legame con tutti i cittadini. Sarà nominato un direttore artistico che dovrà dedicarsi alla 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia a cura della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) nel periodo 3-7 luglio 2024.
La spesa complessiva presunta per la realizzazione della kermesse è di 1.000.000 di euri, Iva
inclusa. Di questi, 250.000 mila, sono finanziati dal gettito dell’Imposta di soggiorno. Il Salmo triestino finisce in Gloria, quello friulano in De Profundis.