23 Aprile 2025 - 4:32 pm


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CratereSanitàFvg Exxx…Polzive!!! Sull’ultimo gradino. Agenas randella il Friuli: Case di comunità al palo. Su 32 programmate ad oggi nessuna ancora attiva. Cosolini e Moretuzzo: Fedriga e Riccardi vengano a riferire in aula. Si convochi urgentemente la 3a commissione.

 

“Dopo aver letto il report dell’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali, che riporta in modo sintetico i dati del secondo semestre 2024 elaborati da Agenas sul monitoraggio relativo all’attuazione del decreto ministeriale 77 del 2022, non possiamo che esprimere preoccupazione per il dato del Friuli Venezia Giulia che si trova in ultima posizione rispetto a tutti i parametri analizzati per il conseguimento degli obiettivi indicati dal dm 77 in materia di sanità territoriale. Chiediamo al presidente Fedriga e all’assessore Riccardi di riferire in Consiglio sugli interventi in essere o da programmare per recuperare questa situazione e garantire la piena attuazione degli obiettivi”. Così, in una nota, i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo e del Pd Roberto Cosolini.
“La fotografia presentata da Agenas è preoccupante: a fronte delle 32 Case della Comunità programmate, Agenas riporta che la nostra Regione non ne ha attivata nemmeno una, neanche con un solo servizio. Anche per i 13 ospedali di comunità previsti – continuano Cosolini e Moretuzzo – il numero di quelli attivi è pari a zero. Eppure in altre Regioni le cose sono andate diversamente: in Emilia-Romagna 177 Case della Comunità previste e 125 attivate con almeno un servizio, di cui 26 con tutti i servizi obbligatori, Lazio 17 su 39, Lombardia 138 su 207, Marche 16 su 29. Certo in Friuli Venezia Giulia il piano per le Case di Comunità prevede importanti interventi di ristrutturazione ed edificazione monitorati recentemente dalla Corte dei Conti, ma è altrettanto vero ed evidente che la predisposizione dei contenitori non esaurisce le azioni necessarie per fare funzionare queste strutture sul territorio. È tempo che la Giunta prenda atto delle difficoltà del sistema e le affronti in modo trasparente, con proposte chiare e un dibattito aperto, dentro e fuori il Consiglio regionale. La soluzione delle criticità della sanità regionale, che sono certamente complesse e vengono da lontano, passa innanzitutto attraverso una riorganizzazione della Medicina territoriale, senza la quale non è pensabile affrontare le enormi difficoltà che vivono le strutture ospedaliere. Di certo non possono essere affrontare attraverso la scorciatoia della privatizzazione di pezzi fondamentali del Servizio sanitario regionale, magari mascherati da atti amministrativi dovuti: a questo proposito riteniamo indispensabile che su due temi, ipotesi di privatizzazione di servizi ospedalieri a Latisana e Spilimbergo e stato di attuazione del dm 77, il presidente Carlo Bolzonello eviti inaccettabili dilazioni e convochi tempestivamente la III Commissione“, conclude la nota.

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