19 Febbraio 2025 - 12:58 pm


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CorruzioneGranCenone Exxx…Polzive!!! Si comincia bene il 2025: Finisce in tribunale a Pordenone l’affare Ideal Standard di Zoppola (Pn) che doveva fruttare 10 milioni di euri. Coinvolto il leghista Tavella e l’ex amministratore dell’Interporto Bortolussi. Ipotesi di reato concorso in corruzione per sei indagati. Spunta una parentopoli.

 

Nell’ingarbugliata vicenda dell’Ideal Standard (Pn) spunta anche una parentopoli in cui la figlia di un amministratore dimissionario è stata assunta all’Unione Artigiani del capoluogo friulano. Su queste pagine ne avevamo scritto l’estate scorsa ai tempi in cui in Lega era rimbalzata l’ipotesi delle dimissioni degli assessori-consiglieri per far entrare i primi dei non eletti. La risposta al fatto che l’assessore regionale della Lega Stefano Zannier non si dimetteva da consigliere per far entrare il primo dei non eletti della circoscrizione di Pordenone (Tavella, oggi consigliere comunale), andava ricercata nell’ingarbugliata vicenda del recupero della zona industriale dell’ex Ideal Standard di Orcenigo di Zoppola (Pn). Gli agenti del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Pordenone, nel maggio scorso (2024), avevano eseguito perquisizioni e accertamenti legati alla vicenda delle operazioni di acquisto dell’area. Fra gli altri, oltre al nome di Tavella, figura anche quello di Giuseppe Bortolussi, sul quale l’assemblea aveva dato mandato al Cda di avviare un’azione di responsabilità. Sulla vicenda la Procura di Pordenone ha confermato, con la notifica di chiusura delle indagini a sei indagati, le ipotesi di concorso in corruzione. Per gli inquirenti, ai soci che hanno partecipato al capitale sociale della società Iside Srl con sede a Milano, era stato promesso un vantaggio economico derivato dall’area acquisita per 185 mila euri che poi sarebbe stata ceduta per circa 11 milioni. La superficie doveva venire trasformata in un complesso logistico in asse con quello di Pordenone. La “Iside Srl” (da visura camerale risulta inattiva) aveva acquistato l’area Ideal Standard nel febbraio 2021. La società é intestata all’immobiliarista milanese Vinicio Vanossi. Tavella, per non rimanere escluso dall’orbita polo logistico Ideal Standard, aveva messo in piedi la “KyraSrl” (socia al 6% della Iside). Il nuovo anno si porta dietro la novità del rinvio a giudizio che la Procura di Pordenone ha disposto per accertare le responsabilità degli amministratori. Come anticipato su queste pagine sono state confermate le imputazioni per Bortolussi, Tavella e le società milanesi coinvolte. Udienza ai primi di maggio. Sull’affare dell’ex Ideal Standard, ballano 11 milioni di euri che avrebbero dovuto essere così suddivisi: 1,6 milioni di euro a Bortolussi e 8,5 milioni a Iside, la Srl costituita per acquisire l’area industriale dismessa di Orcenico Inferiore a un prezzo di 185mila e rivenderla a 11 milioni. Alla Iside si era aggiunta la Starching Srl di Marcello Cerea e Maria Pontarollo, ma soprattutto la I.S. Srl dell’architetto Baraggia di Lecco. Fra i soci fondatori della IS appare Anna Maria Franco che è la moglie di Giuseppe Bortolussi, l’amministratore delegato dell’interporto di Pordenone che ha misteriosamente dato le dimissioni da tutte le cariche ai tempi della bufera. A dire il vero,  la moglie di Bortolussi si è dimessa dalla I.S. e al suo posto è subentrata Elisabetta Corti. Le coincidenze temporali sono strane: Anna Maria Franco si é dimessa una settimana prima delle dimissioni del marito in Interporto spa di Pordenone. Ora le difese stanno valutando indagini difensive e memorie da depositare in vista dell’udienza preliminare. 

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