E’ il partito, movimento, aggregazione, associazione, un pò tutto insomma, che attraverso il suo leader annuncia grandi svolte, mondi novissimi, prospettive moderne.
Accusa le vecchie liturgie, le fumose segreterie di una volta, i ricatti, i giochini che hanno imbastito e imbavagliato il nostro paese per più di cinquan’anni. Eppure, a giudicare da quanto avviene in FVG, sembra che le folgorazioni di Berlusconi siano solo un estemporaneo coup de teatre.E’ sorprendente infatti e stucchevole che una coalizione nata e germogliata in antitesi alle vecchie liturgie dei partiti e delle grige segreterie, si arrovelli attorno alla scelta del candidato per le regionali. Qui, a sei mesi dal voto si sta ancora giocando sui nomi dei candidati. Come se il tempo che passa, fosse utile per non prendere la decisione e svendere di nuovo la regione a Illy.L’esempio delle primarie americane dovrebbe diventare lo stampino per uscire da questo inutile e incomprensibile empasse. O il centro destra si dimostra innovativo anche nel campo della scelta del candidato, oppure sarà costretto a concedere su un piatto d’argento il bis a Illy.Si dia la parola ai militanti, agli elettori, affinchè sia promossa e venga incoraggiata la massima partecipazione alla scelta dei candidati di coalizione, o in alternativa il PDL si assuma la guida delle operazioni. Quello che offre oggi la CDL è solo uno spettacolo avvilente , decadente, di un modo di fare politica ormai superato
Accusa le vecchie liturgie, le fumose segreterie di una volta, i ricatti, i giochini che hanno imbastito e imbavagliato il nostro paese per più di cinquan’anni. Eppure, a giudicare da quanto avviene in FVG, sembra che le folgorazioni di Berlusconi siano solo un estemporaneo coup de teatre.E’ sorprendente infatti e stucchevole che una coalizione nata e germogliata in antitesi alle vecchie liturgie dei partiti e delle grige segreterie, si arrovelli attorno alla scelta del candidato per le regionali. Qui, a sei mesi dal voto si sta ancora giocando sui nomi dei candidati. Come se il tempo che passa, fosse utile per non prendere la decisione e svendere di nuovo la regione a Illy.L’esempio delle primarie americane dovrebbe diventare lo stampino per uscire da questo inutile e incomprensibile empasse. O il centro destra si dimostra innovativo anche nel campo della scelta del candidato, oppure sarà costretto a concedere su un piatto d’argento il bis a Illy.Si dia la parola ai militanti, agli elettori, affinchè sia promossa e venga incoraggiata la massima partecipazione alla scelta dei candidati di coalizione, o in alternativa il PDL si assuma la guida delle operazioni. Quello che offre oggi la CDL è solo uno spettacolo avvilente , decadente, di un modo di fare politica ormai superato