Proprio nel giorno in cui le associazioni di categoria, quelle che campano con le trattenute di un euro e venti centesimi a dipendente, CNA, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI, CONFARTIGIANATO ecc., convocano a Udine lo sceriffo delle partite iva Stella, i presidenti di confindustria di Trieste Razeto e Gorizia Bono, chiedono l’integrazione delle due associazioni. L’intento è lodevole. Occorre fornire agli impreditori associati maggior efficenza nei servizi.
A Udine invece il sole è alto, un bel sereno d’autunno. Siesta amici. Temporeggiare. A giudicare dalle parole del presidente di Confcommercio Da POzzo, non c’è motivo di accelerare i tempi sul’unificazione delle CCIAA reggionali, nemmeno di metter mano all’abolizione dell’inutile diritto camerale. Anzi, occorre chiamare l’impresa edile per ricavare una nuova sala convegni (?) nel sotterraneo del mastodontico edificio di Piazza Venerio a Udine. 5 piani di tranquillità più il sotterraneo per gli imboscati. Alla bisogna c’è anche via Savorgnana, il palazzo di Fanzutto. Almeno Tilatti, confartigianato, in piazza del Pozzo è un pò più defilato.
Insomma a TS e Go pretendono l’unificazione e accelerano, a Udine le associazioni di categoria disgustano anche gli associati . Uno l’altro giorno mi telefona: “Leopard chiamano Stella sui vandali, nel giorno dell’apertura al pubblico del più bel giojello di Udine, casa Cavazzini!, e costoro dovrebbero occuparsi di impresa?“
Ma lo slancio poetico, imprenditoriale, meritocratico tocca le vette più alte del lirismo nieviano, nell’ultimo periodo del comunicato stampa diffuso oggi. Da restare senza fjato: “… ci si chiede dove sono stati gli imprenditori in questi ultimi anni mentre…Oggi, forse la risposta a quelle che saranno le prossime mosse da parte delle categorie economiche per andare in soccorso ai propri associati, agli italiani e al paese” .
Boh, e quale sarebbe la risposta? come diceva quello “the answer my friend is blowin’ in the wind…”