18 Febbraio 2025 - 6:29 pm


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CinCislFvg Exxx…Polzive!!! Cala la “Sbarra” sul sindacato del presidente Luigi. Fuga di iscritti dalla CISLFVG. L’ombra del commissariamento. Spunta il nome di Nicola Cannarsa, colui che ha provocato il dissesto, come commissario. Il paraguro che, a sospetta insaputa di Riccardi, si era sistemato in direzione centrale salute a 100mila euri/anno. Rimbombano ancora in regione le interrogazioni di Moretti.

 

“Una voce per tante voci”. Mai titolo di un convegno è stato più profetico di quello organizzato qualche mese fa dalla gloriosa sigla sindacale della Cisl del FriuliVG. E nel sindacato ormai resta solo una voce. Ed è una voce stonata assai. Per il commissariamento del sindacato si fa il nome del segretario generale, ovvero Cannarsa, colui che viene accusato di essere il principale responsabile del collasso derivato dall’inarrestabile emorragia di iscritti. I lavoratori non si riconoscono più nell’attività sindacale della Confederazione che fa capo, a livello nazionale, all’incolpevole Luigi Sbarra. Gli iscritti tagliano la corda, si affidano ad altre sigle più serie, competenti e incisive, in difesa dei lavoratori, della Cisl. Lo sciopero di domani è lì a testimoniarlo. Perché i lavoratori tagliano la corda? perché la sigla è celebre per il fenomeno delle “porte girevoli?”. Lo slogan non era casuale: “Una voce per tante voci”. La voce per tante voci è quella del commissario (attuale segretario generale) che dovrà assumere la guida della sigla decimata. Gira il nome di Nicola Cannarsa colui che per tre anni (dal 2022) ha galleggiato negli agi dell’ufficio di staff del palazzo, quello della direzione centrale salute diretto da Gianna Zamaro, a un compenso di circa 100mila euri/anno. Un doppio incarico, ufficio di staff e segretario generale, che ha incuriosito il capogruppo dei Democratici in consiglio regionale, Diego Moretti. Sua un’interrogazione al pilatesco assessore Riccardi per segnalare un sospetto conflitto d’interessi sui due ruoli cui si trovava il segretario della Cisl. Il capogruppo ricordava in aula: «Seppur chiuso al 30 giugno scorso il rapporto di lavoro della Regione (come direttore di staff in direzione centrale Salute) con il segretario regionale della Cisl Funzione pubblica, Nicola Cannarsa, restano forti riserve e perplessità sull’inopportunità di tale incarico, iniziato il primo settembre 2022. Restano lo stupore e la sorpresa date dal fatto che l’assessore Riccardi non fosse a conoscenza del fatto che Cannarsa abbia continuato a ricoprire contemporaneamente i due incarichi per tutta la durata del mandato dirigenziale». Come poteva non sapere l’assessore alla sanità della posizione di Cannarsa? La risposta in commissione lo esplicita. Moretti conferma la stranezza di questa “svista” che induce a pensare a qualche accordo elettorale fra la Cisl e l’area politica dell’assessore. Tuona il consigliere regionale dei Dem: «Oggi, nella sua risposta in 3ª commissione alla seconda interrogazione sul tema, Riccardi ha affermato che la Cisl a settembre 2022 (periodo della prima interrogazione presentata sull’argomento) avrebbe formalmente comunicato per iscritto all’assessorato che Cannarsa non rivestiva più il ruolo di segretario sindacale: una cosa non vera visto che, a differenza di quanto lo stesso assessore aveva dichiarato in occasione della risposta alla prima interrogazione, Cannarsa non ha mai smesso di ricoprire il ruolo di segretario della Cisl Funzione pubblica». Un fatto gravissimo che rivela il malcontento degli iscritti a un sindacato il cui dirigente si trova in una posizione di un “sospetto” conflitto d’interesse. “Una voce per tante voci”. Cala la “Sbarra” di Luigi sul fu glorioso sindacato di Franco Marini colui che seppe incarnare la tradizione del cattolicesimo sociale e del popolarismo. 

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