19 Febbraio 2025 - 1:21 pm


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CartaStraccia Exxx…Polzive!!! Perchè i giornali perdono copie? Basta leggere il lecca-lecca Gazzettino del direttore Papetti sul caso Leopost-Kronospan firmato da C.M. Ignoranza giudiziaria. Crollano le vendite dei quotidiani nel mese di Novembre. I numeri di Ads. Segnali di ripresa per il Messaggero Veneto del gruppo Nem.

 

Sono stati pubblicati gli accertamenti di diffusione dei quotidiani del mese di novembre 2023. Un mese importante per l’editoria del Nordest per via del nuovo cambio di proprietà dei quotidiani ex Gedi cui in Friuli corrispondono al Messaggero Veneto e Il Piccolo. Confortanti i dati del primo mese. Ma di questo ne parleremo fra poco. La precedenza, riguardo al tema dell’informazione su carta e digitale, viene data al quotidiano “Il Gazzettino” sprofondato pericolosamente negli abissi delle vendite. La ragione per cui i lettori si stanno allontanando in modo massiccio dallo storico giornale veneto, viene da alcuni articoli di giudiziaria pubblicati sotto l’ordine del padrone della Bassa Pordenonese e che i cortigiani (non si possono chiamare giornalisti) pubblicano nella speranza di ricevere una sistemazione meno deprimente. Sul Gazzettino di oggi, edizione di Pordenone, in cronaca locale di San Vito al Tagliamento, è apparso l’articolo relativo all’esito della sentenza emessa ieri dal Tribunale di Udine contro Leonarduzzi, direttore responsabile della testata on line, Leopost. Si tratta del primo grado le cui motivazioni saranno pubblicate fra 45 giorni. La “passacarte” che ha firmato il pezzo (insulto alla categoria chiamarla giornalista), tale C.M. si presume Chiara Muzzin, nella più totale ignoranza di cronaca giudiziaria, riporta le più ignobili falsità rispetto all’udienza di ieri. Non scrive nulla sulla condanna, nulla sulla richiesta di risarcimento che il giudice ha liquidato in un centesimo in meno rispetto a ciò che chiedeva Cendella e nulla del ricorso in appello. Addirittura CM riporta una dichiarazione dell’amministratore Kronospan che afferma: “Parte degli importi riconosciuti dal processo vinto saranno devoluti in beneficenza”. Di quale importo parla l’amministratore? E’ già in grado di conoscere l’esito dell’appello? Questo, uno dei tanti motivi per cui Il Gazzettino viene usato come carta per avvolgere il pesce nei mercati di Rialto o in piazza Zeno. In Friuli, non viene usato nemmeno in viale Vat. E i dati sulle vendite lo confermano. Il direttore Roberto Papetti dirige un giornale che,  come l’asino di Buridano, si muove a seconda del padrone di turno. Ecco perché è precipitato nelle vendite. Nel mese di novembre (dati Ads) il Quotidiano del Nordest ha perso ulteriori 350 copie, passando da 45.340 copie, cartaceo più digitale, a 45.000. Un flop clamoroso. Papetti… sveglia, nella bassa friulana il Gazzettino non lo leggono nemmeno i gatti. Diverso il trend per il Messaggero Veneto che, con la nuova proprietà, sale a 26.500 copie vendute (cartaceo più digitale) che sono 500 in più rispetto al mese di ottobre. Il Piccolo perde invece 300 copie e scende a 13.200 rispetto alle 13.500 di ottobre. Il primato nazionale resta in capo al Corriere della Sera che si conferma il quotidiano più letto in Italia con 241.990 copie vendute fra cartaceo e digitale. Repubblica precipita da 122.500 copie a 116.750. Il Mattino di Padova stabile a 10.840 copie e il Corriere delle Alpi 3.900. Complessivamente un bagno di sangue cui contribuisce al crollo l’impreparazione di giornalisti che, come l’esempio de Il Gazzettino, svolgono un ruolo di passacarte più che di professionisti dell’informazione. Papetti e C.M. contribuiscono a che i lettori si allontanino dalle edicole. 

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