Escluso, e buonanotte.
Al primo piano di palazzo D’Aronco, Udine, le cimici sono all’erta. Da un pajo di mesi le antenne sono ben dritte, il corteggiamento del PD verso i moderati dell’UDC sta evolvendo in un solido fidanzamento tant’è che ieri Serracchiani lo ha fatto capire in tutte le salse.
C’è un punto che non è maj stato sfiorato ma che sottotraccia affiora. Bersani, forte dell’accordo UDC, si allontana dall’IDV, mette alla porta RC , tratta la rottura con SEL. A questo punto il gioco è fatto. Majo dirà:” Honsell, abbiamo scherzato per 5 anni, hai fatto il sindaco, hai fatto il movimentista trozkista, hai fatto l’operajo come Ferrero, adesso però giù la saracinesca. E’ cambiato l’assetto e Serracchiani non vuole fastidi con i NO-TAV. Occhio, NO-TAV, Rifondazione, SEL, matrimoni con froci e lesbiche. Mondi lontanissimi che non coincidono con il pensiero di chi vorrebbe sfilare la guida della reggione a Tondo.
Ecco rivelata l’insofferenza dell’ex rettore verso l’accordo MODERATI/PROGRESSISTI.
Per Honsell resterà l’orgoglio di creare una lista antagonista al PD, ci sta lavorando Lauri e pare che Franzil, grande amico di Honsell, suggerisca all’ex rettore di candidarsi in una coalizione composta da RC-SEL-CI-IDV e verdi No global, contro il PD-UDC.