14 Maggio 2025 - 12:04 am


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BusiDiAsugi Exxx…Polzive!!! UilFpl e Nursind scuotono l’azienda sanitaria diretta da Poggiana: Ancora nessuna risposta alle rivendicazioni dei lavoratori. Clima aziendale peggiorato. Le sigle: “In mancanza di risposte pronti ad attivare lo stato di agitazione del personale sanitario”. Riccardi si rifugia nel bunker PC, Poggiana nel golfo. L’elenco delle richieste.

Non si ferma l’intensità della burrasca che in queste settimane sta investendo, da ogni lato, il settore sanitario FvgPreoccupa l’inerzia della Direzione dell’Azienda Giuliano-Isontina che sta generando malcontento, frustrazione e senso di abbandono tra gli operatori sanitari. I vertici ignorano il fatto che le conseguenze ricadono direttamente sulla qualità dell’assistenza che i cittadini delle provincie di Gorizia, Trieste e di tutto il territorio di competenza dell’azienda ricevono quotidianamente. “Questa situazione è diventata intollerabile”, tuonano i segretari generali Stefano Bressan (UilFpl) e Luca Petruz (Nursind). “Siamo di fronte a una gestione delle relazioni sindacali fallimentare e arrogante, basata su silenzi, rinvii e totale mancanza di rispetto per i lavoratori, per le RSU e per le OO.SS. che rappresentano centinaia di professionisti che garantiscono ogni giorno il funzionamento dei servizi sanitari. Ricordiamo che UilFpl e Nursind hanno ottenuto una vittoria schiacciante nelle ultime elezioni RSU proprio grazie al consenso di lavoratori stanchi di essere ignorati e pronti a reagire. Per tal motivo “Il nostro impegno sarà costante – ricordano i segretari generali Stefano Bressan (UilFpl) e Luca Petruz (Nursind). Se la direzione continua a sottrarsi al confronto, attiveremo lo stato di agitazione del personale in tutte le sedi ASUGI. Non resteremo a guardare mentre stipendi vengono decurtati, diritti calpestati e dignità ignorata. Chiediamo immediatamente un cambio di passo: servono atti concreti, calendari certi e rispetto per il lavoro di migliaia di operatori sanitari. In assenza di ciò, la responsabilità del peggioramento del clima aziendale e del deterioramento dei servizi sarà tutta sulle spalle di questa Direzione. Da mesi – in alcuni casi da oltre due anni – sollecitiamo l’avvio di confronti e procedure su temi fondamentali per la qualità del lavoro e dei servizi erogati, tra cui: 

l’unificazione dei regolamenti su orario di lavoro, mobilità, part time e mensa, ancora oggi frammentati con gravi ricadute sui dipendenti;

l’attivazione delle progressioni economiche verticali (PEV) previste dal CCNL Sanità 20192021, la cui finestra normativa si chiuderà il 30 giugno 2025;

il conferimento dei Differenziali Economici di Professionalità (DEP) 2024 e l’avvio della contrattazione per i DEP 2025, strumenti indispensabili per valorizzare il personale;

l’adeguamento del valore del buono pasto, oggi fermo a importi che non coprono neppure il costo di un panino.

Nessuna di queste richieste ha ricevuto risposte concreteL’inerzia della direzione Antonio Poggiana – ripetono Bressan e Petruz – sta generando senso di abbandono tra gli operatori sanitari. Questo mandato non lo lasceremo cadere nel vuoto”.

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