Competenza e valore. Il fondo di 547 mila euri dell’Azienda Sanitaria Friuli Centrale sarà destinato ai lavoratori dell’emergenza-urgenza con questo criterio: una parte verrà riconosciuta come quota fissa, mentre per l’altra conteranno gli accessi ai singoli pronto soccorso. Un sistema intelligente, moderno e meritocratico che tende a valorizzare l’impegno dei lavoratori. Agli infermieri 80 euri in più al mese; oo.ss. e autisti 60; barellieri 40. Competenza e merito. A non firmare l’accordo sono stati solo gli “ultimi giapponesi” di Cgil e Fials ancorati al polveroso Politburo triestino che azzera professionalità e competenze. Il risultato è stato ottenuto grazie alla tenacia delle sigle sindacali di UilFpl-Nursind (Stefano Bressan e Afrim Casilli) cui si è accodata sorprendentemente la Cisl. I fatti meritano di essere dettagliati: Giovedì scorso è stato firmato l’accordo sulle indennità di Pronto Soccorso che definisce i criteri di erogazione del fondo aziendale pari a 547.489 euro netti dall’Azienda sanitaria Friulana. La centralità del negoziato, condivisa dall’assessore Riccardi (oggettivamente presidente della regione Fvg), si basa sui profili di competenze e professionalità degli operatori che verranno stabiliti in base agli accessi. Una scelta che ha spiazzato i triestini della Cgil che si sono opposti all’accordo per un semplice motivo: Il Pronto Soccorso del Cattinara, emanazione del Politburo triestino, risulta essere appesantito da 74 infermieri e 28 medici per circa 50.000 accessi/anno. Per converso, le cifre registrate a Udine, sono di circa 55 mila accessi a fronte di 26 infermieri e una decina di medici. Uno sbilanciamento di risorse spaventoso in favore di Trieste che viene sanato grazie all’accordo di giovedì scorso basato sugli accessi. Grazie a UilFpl e Nursind sono stati differenziati anche gli importi delle indennità per profili professionali intesi a valorizzare competenze e professionalità degli operatori. Diverso l’atteggiamento di Cgil Fp, Cisl Fp (che poi ha fatto marcia indietro) e Fials cui, secondo Bressan e Casilli, «avevano chiesto di ripartire i fondi esclusivamente per teste indirizzando maggiori risorse proprio nelle realtà con maggior personale, e uniformando gli importi delle indennità senza distinzione tra profili. Anche l’Rsu di AsuFc si è allineata alla nostra posizione, conducendo la direzione aziendale ad accogliere le nostre richieste siglando questo importante accordo che garantirà il giusto riconoscimento a tutti gli operatori dell’emergenza-urgenza. Va da sè che la Cgil Fp ha deciso di non firmare l’accordo dopo che la sua proposta di pagare tutti i dipendenti in modo uguale era stata respinta. Non si comprende la firma di Cisl Fp che dal confronto regionale fino alla contrattazione in AsuFc ha sempre mantenuto la stessa posizione della Cgil chiedendo una mera ripartizione per teste senza considerare i maggiori carichi di lavoro». Bressan e Casilli ribadiscono di essere «disgustati dalle politiche campaniliste a discapito della meritocrazia di alcuni sindacati, che hanno dimenticato le realtà più sofferenti e svenduto i dipendenti afferenti e non considerano assolutamente la loro professionalità».