17 Marzo 2025 - 3:18 pm


Il blog dei badilanti

radiobadile@gmail.com
Breaking News

BanzaiCimolai Exxx…Polzive!!! Testa coda sui derivati tossici. Spunta un clamoroso brano inserito nello statuto dell’azienda di Pordenone. Quali banche hanno fatto causa? Perché la sede legale è stata trasferita a Roma?

 

Cimolai SpA, l’azienda specializzata nella progettazione, costruzione e posa in opera di grandi strutture metalliche è impegnata nel tentativo di evitare il fallimento dopo aver subito gravi perdite causate da derivati valutari. L’articolo pubblicato il 2 marzo su leopost, ha destato molta curiosità nel mondo economico-finanziario del Nordest poiché veniva dato conto delle spericolate operazioni finanziarie stipulate con più banche e broker che comprendevano un ampio portafoglio di derivati tra cui NatWest e Deutsche Bank. Le perdite complessive, collegate alla holding del gruppo e alle società operative, si aggirano attorno a 300 milioni di euro; per Bloomberg che ha analizzato i documentila cifra non è definitiva. La questione dei derivati non è inaspettata, nemmeno imprevista come qualcuno vuole far credere, anzi nello statuto dell’azienda viene citato l’acquisto di strumenti finanziari derivati come attività dell’azienda. Perché è stato allontanato il responsabile amministrativo Raggiotto? Un punto poco chiaro di questa vicenda strettamente finanziaria che va ad incrociare un’altra questione, quella della banche che contestano le reazioni dell’azienda specializzata nella progettazione e costruzione di grandi strutture metalliche rispetto all’acquisto dei derivati. Uno dei più importanti broker osserva: «Le operazioni che abbiamo eseguito per Cimolai sono state normali transazioni di mercato e noi eravamo solo una delle parti coinvolte in contratti di copertura di questo tipo per quella società», ha spiegato un portavoce di JB Drax. «Abbiamo agito sempre correttamente», ribadisce il broker britannico che intende difendere la propria posizione in tribunale. Dal canto suo la realtà di Pordenone, che progetta e costruisce strutture in acciaio per ponti, edifici e stadi intorno al mondo, sostiene che i derivati in questione non erano prodotti standard che le aziende utilizzano di solito per proteggersi da possibili perdite, ma strumenti ad alto rischio costruiti a vantaggio dei venditori. In questa bufera economica si sta muovendo il progetto della New Co. “Nuova Cimolai” che dovrebbe rilevare il know how della bad company e dare il via alle commesse. Chi si fida di costoro? Quanti sono i terzisti rimasti bidonati dell’operazione provocata dai derivati? 

Related posts