Sono tutti in vacanza, chi in Carinzia, chi a Roma, chi a Nizza, chi nel Kent, chi sulle colline toscane. Sono tutti stanchi, affaticati dalla recente e disastrosa campagna elettorale per le regionali. Udine, grazie al gran lavoro di IOAN va al ballottaggio. Ma il partito di maggioranza della coalizione, si tiene alla larga dalla città. A due giorni dal voto, dal VOTO…, nel capoluogo friulano, non c’è traccia di un dirigente, un quadro, un vice-vice-vice chissaché, nessuno che abbia bussato alla porta d’ingresso dell’ufficio di galleria Antivari per offrire la propria disponibilità all’unico baluardo anticomunista rimasto in Friuli, in Friuli, IOAN.
C’è stato invece l’altro ieri un frenetico viavai di dirigenti provinciali, ma era solo per palazzo Belgrado. Sede della provincia, incursione di segretari provinciali al primo piano del palazzo, per raccomandare a Fontanini alcuni nomi per il prossimo esecutivo. Per il resto, il grosso del partito resta sigillato in viale ledra, ad attendere il nome del sottosegretario friulano che Berlusconi sceglierà per il governo Letta.
Manlio Contento.