Per un singolare segno del destino, Damele fa di nome Daniele. Quale miglior ragione per diventare sindaco di San… Daniele? In attesa del nuovo Pontefice, le cronache collinari riportano e narrano le ultime vicende.
Conosciamoci è trasmissione irresistibile, nemmeno il presidentissimo regionale riesce a respingere. Malgrado nomi che Tondo poteva scegliere per la breve vacatio sandanielese, la firma del decreto è finita sotto quello del direttore dell’ATER di Tolmezzo e in aspettativa da dirigente TPO in provincia a Udine. Per i più curiosi, l’autoblog riporta le sperticate richieste che, “Conosciamoci meglio”, fece a Saro affinchè dal ridotto incarico che aveva a Trieste, lo spostasse in provincia a Udine, epoca Strassoldo. Oggi il commissario “San Daniele”, accentra a sè il compenso di tutti i consiglieri comunali, dei componenti la giunta e del sindaco. Un bel gruzzolo.
Lunedì sera Consociamoci ha aperto la campagna elettorale, ufficialmente. Il pretesto è stato ricercato fra le mille inopportunità che un commissario mai dovrebbe esercitare. La presentazione di un libro e l’attribuzione di una benemerenza a un cittadino sandanielese. Il dirigente Collavino ringrazia, ci mancherebbe! Tuttavia non si era mai vista negli enti locali commissariati, tanta attività ludico-sportiva a ridosso della scadenza.
Tondo è recidivo, non resiste alle richieste appassionate di “Conosciamoci”. Dal commissariamento alla candidatura il passo è breve. Resta solo l’imbarazzo della coordinatrice cittadina del PDL Iesse, scavalcata da cotanto quarto. Il coordinatore provinciale invece, non avrebbe mai il coraggio di suggerire un alternativa, si limita a fare buon viso a cattivo gioco. Olè.