Era il gennaio del 2016 quando la Commissione di vigilanza dei Pubblici Spettacoli dava parere favorevole all’agibilità dell’impianto. L’allora sindaco di Udine, l’illuminista Honsell, esprimeva con queste parole la soddisfazione del risultato raggiunto, quello della convenzione con la famiglia Pozzo per la riqualificazione dello stadio: “Quella di oggi è una giornata storica. E’ un momento importantissimo per la nostra città, per il Friuli e per tutto il nostro paese. E’ una grande operazione – ricorda il sindaco – che è stata realizzata grazie alla famiglia Pozzo. Un’opera richiesta dai tifosi che da tantissimo tempo l’attendevano”. Il merito del nuovo stadio è da attribuire tutto a Furio Honsell e alla sua maggioranza. Il centrodestra, allora all’opposizione in comune, pur di fare un dispetto alla maggioranza ha sempre contestato l’operazione del nuovo stadio. Anche in tempi recenti, col sindaco Fontanini, i rapporti sull’asse Rizzi-palazzo D’Aronco, non sono mai stati felici. Ora si vedono i risultati di un sindaco lungimirante, atlantico, illuminista che vede premiata la sua visione “europea” della città. Vale il ragionamento per il parcheggio di piazza primo maggio, per via mercatovecchio, per il digestore, per il palazzo ex Upim. Visioni di una città competitiva degna della sua storia. In tutto questo luminoso Friuli sale sul carro dell’ex sindaco un centrodestra frustrato, che, spiazzato dal riconoscimento della Uefa, esprime la balla più grande del pianeta: Il continuo impegno da parte della regione al fianco delle realtà sportive (…) è una delle qualità che ci hanno permesso di essere scelti (???!!) per ospitare la finale di Supercoppa europea di calcio del prossimo \13 agosto al Bluenergy Stadium». Chiamate la neuro o andare a riascoltare i consigli comunali dal 2008 al 2013.
