23 Aprile 2025 - 5:52 pm


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SindacatoAffermato Exxx…Polzive!!! Le promesse si mantengono. I lavoratori del comparto sanitario confermano la fiducia di primo sindacato alla UIlFpl. Sfiorato il 30% della rapprentatività Fvg. Staccate le altre sigle. Pressing sulla regione: No alle privatizzazioni. Migliorare il trattamento economico accessorio del personale.

 

UilFpl è il primo sindacato per rappresentatività regionale del comparto sanità. Le ragioni di questo risultato sono da ricercarsi nelle misure di competenza e costanza con cui i vertici sindacali hanno ripetutamente messo in campo per affermare i diritti dei lavoratori e la difesa delle loro istanze. Per tal motivo si conferma il sindacato più rappresentativo nel comparto sanitario della regione con una quota del 28,53% e 2.946 iscritti, distanziando nettamente le altre sigle sindacali. Il segretario generale Stefano Bressan fa il punto: “Questo risultato certifica la fiducia dei lavoratori nel nostro operato e rafforza il nostro ruolo di interlocutore principale nella tutela dei diritti e delle condizioni di lavoro nel settore pubblico e sanitario. I dati ufficiali sulla rappresentatività regionale, forniti dalla Direzione Centrale Salute, evidenziano il divario rispetto ad altre organizzazioni sindacali: • UIL FPL: 2946 iscritti (28,53%) • CISL FP: 2.363 iscritti (22,88%) • NURSIND/CGS: 2.016 iscritti (19,52%) • FP CGIL: 1.623 iscritti (15,73%) • FIALS: 1.355 iscritti (13,12%) • NURSING UP: 23 iscritti (0,2%) A questi numeri si aggiungono oltre 200 nuove deleghe non ancora inserite nei conteggi ufficiali, consolidando ulteriormente la nostra posizione di leadership sindacale. I lavoratori – continua il Segretario Generale Stefano Bressan – scelgono Uil Fpl perché rappresentiamo la loro voce e i loro diritti. Una forza sindacale al servizio dei lavoratori. Questo importante risultato ci sprona a intensificare il nostro impegno per:

Migliorare le condizioni di lavoro • Garantire un adeguato riconoscimento economico e professionale • Contrastare il precariato • Ottenere risposte concrete dalle istituzioni. Siamo in prima linea ogni giorno per tutelare chi opera nel settore sanitario, perché il valore del lavoro deve essere riconosciuto con i fatti, non solo con le parole”. Tuttavia per la UilFpl non è il momento di sedersi sugli allori e sono pronte nuove richieste alla regione rispetto al settore sanitario:

Migliorare il trattamento economico accessorio del personale del Servizio Sanitario Regionale (SSR), affinché il lavoro svolto sia equamente retribuito. Garantire incentivi per il personale operante nelle aree disagiate, valorizzando chi lavora in contesti complessi e spesso sottodimensionati. Implementare un sistema di incentivi economici e di welfare per attrarre nuovi professionisti sanitari e trattenere quelli già in servizio, assicurando stabilità e qualità nei servizi sanitari. 

Fermare le privatizzazioni e rilanciare il Servizio Sanitario Pubblico, per garantire un sistema sanitario accessibile e di qualità per tutti i cittadini. Negli ultimi anni si è assistito a un progressivo aumento dell’esternalizzazione dei servizi sanitari, con il rischio di uno smantellamento del sistema pubblico a favore di logiche di mercato che mettono il profitto davanti alla salute dei cittadini. La carenza di personale, l’aumento del ricorso ai contratti a tempo determinato e l’affidamento di servizi essenziali a società private sono segnali preoccupanti di un disinvestimento nella sanità pubblica. La UilFpl chiede un’inversione di rotta. È necessario che la Regione potenzi il reclutamento stabile del personale sanitario, investa nelle strutture ospedaliere e territoriali e garantisca un servizio pubblico efficiente e accessibile. La sanità non può diventare un business: deve rimanere un diritto fondamentale garantito dallo Stato. Nel settore del privato accreditato, oltre al compenso base, viene riconosciuto un “incentivo fuga utenza”, ovvero un ulteriore contributo economico volto a ridurre le prestazioni sanitarie erogate fuori Regione. Ma il vero incentivo di cui abbiamo bisogno è un “incentivo fuga operatori sanitari”! Chiediamo con forza che vengano stanziate risorse per trattenere i professionisti del settore pubblico, coloro che, durante l’emergenza Covid, venivano chiamati eroi e angeli. È inaccettabile che si trovino sempre nuovi fondi per finanziare il privato, mentre per i lavoratori della sanità pubblica, che ogni giorno garantiscono cure e assistenza ai cittadini, siamo costretti a mendicare risorse, come se fosse una concessione e non un diritto. In tal senso la UilFpl – continua il segretario Stefano Bressan – continuerà a lavorare con serietà e determinazione per difendere i diritti dei lavoratori e migliorare le condizioni di chi garantisce ogni giorno servizi essenziali ai cittadini. La nostra rappresentatività è la nostra forza. La useremo per ottenere risultati concreti”. 

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