Beffardo, scanzonato come il fiume varipinto del reggae. Tommaso Cerno moderato dal prof Tomada ha incantato il pubblico del visionario per la prima di “EXODUS” il film-documentario sul più grande festival reggae d’Europa che si svolgeva a OSOPPO.
Premessa. Con buona pace di Giovanardi il foglio di via al festival non è stato prescritto per i costi sociali o per lo smercio di droga (cannabis=droga; vino=ricostituente?; Camel light=vigorsol?). I costi sociali forse sono più alti a FRiuli DOC, ma per un semplice disguido fra Filippo Giunta e il comandante dei CC di Udine Pasquariello. Un semplice controllo su un ragazzo negro che vendeva CD piratati. Siamo nel 2007 vola qualche parola di troppo, il comandante se la lega al dito, attende con pazienza, avverte Buonocore e il risultato è Benicassìn con la complicità del vicequestore di Udine.
In ogni caso l’anteprima della pellicola di ieri sera è stata utile anche per dimostrare che la variopinta espressione culturale della musica reggae unisce diverse sfaccettature del mondo politico. In prima fila il sindaco Honsell e il suo collega Bottoni. Due culture politiche diverse ma unite attorno al mito di Bob Marley e a quello dei liberisti.
A noi incontentabili piazzisti di prodotti gastronomici rimane la delusione di aver perso un sacco di euri, il ricavo delle migliaia di porzioni di FRICO VERY GOD (Sorry) vendute ai passanti.
Non è un caso che stasera a Osoppo la proiezione abbia questo titolo. “Torna a casa SUNSPLASH”.