Fare il dipendente DEL COMPARTO UNICO REGIONALE FVG costa fatica, tanta fatica. Soprattutto se devi rinegoziare, una volta ogni tanto, la tua busta paga. E’ una fatica terribile, costretto a lavorare (…???^^!!!) dal lunedì al venerdì fino all’una, una trentina di ore alla settimana. E se ti capita, puoi partecipare a qualche festa organizzata dall’ente per cui lavori e ti abbuonano 2 giorni di ferie. Aggiungi anche che parassiti sgomitano per fare i dipendenti regionali giacchè possono lucrare sugli straordinari. E’ una festa, una grande festa.
Pensate che in regime di crisi in cui le imprese private, cioè la maggior fonte di entrate per l’ente pubblico, sono a rischio chiusura compresi i dipendenti, i parassiti ci costano sempre di più. IL costo medio unitario incrementato dal 2000 al 2007, del 16,8% in Regione, del 36,8% nei comuni capoluogo, del 22,5% nelle Province, del 40,6% nei restanti comuni; una dinamica retributiva cresciuta in 12 anni, con 4 progressioni economiche, dal 74% della categoria A al 101% della D; maggiori compensi rispetto al resto d’Italia dal 7 al 23%, dai 116 euro mensili in più di un usciere ai 590 euro aggiuntivi di un funzionario.
Non basta. Garlatti, in un’«operazione chiarezza», ricorda che il dipendente pubblico del Friuli Venezia Giulia, sempre rispetto al collega italiano, ha il 40% in più di salario aggiuntivo (con le oltre mille posizioni organizzative, per circa 12 milioni, che pesano a parte), il 6% in più di ferie, il 12% in più di malattia e un mese in più di maternità al 100% dello stipendio.
PARASSITI, MANTENUTI LORO E LA MANICA DI IRRESPONSABILI SINDACATI CHE LI PROTEGGONO.